1. Il matrimonio di Giulia.


    Data: 01/07/2025, Categorie: Tradimenti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... tondo e sodo, ho allungato la mano e, con un dito, ho fatto scendere le mutandine fin quasi al ginocchio. Lei è rimasta immobile con il suo splendido culetto in bella mostra ed io l'ho immortalato subito in alcuni scatti a ripetizione, molto belli e, quando si è girata verso di me, ho detto solo una cosa: toglile! Giulia ha sollevato solo le ginocchia e poi ha fatto scivolare le mutandine fino oltre le caviglie, si è girata e me le ha tirate.
    «Tieni, porco!»
    Le ho afferrate al volo, annusate e poi messe in tasca. Ho guardato verso il cornuto, che stava ancora urlando e gesticolando in maniera alquanto alterata, così son risalito uno scalino ed il mio pacco si è trovato proprio davanti alla faccia di Giulia. Ci siamo dati uno sguardo, senza dir nulla; io lentamente ho abbassato la cerniera dei pantaloni e, dopo aver dato ancora una ennesima occhiata al cornuto, Giulia, dopo esser rimasta solo per un attimo a guardare, mi ha infilato una mano dentro i pantaloni e, quando ha stretto il mio membro tra le dita, ho visto lo stupore dipingersi sul suo volto. Ho un membro di media lunghezza, ma con una circonferenza molto al di sopra della media. Lo ha ammirato per un attimo, poi ha aperto la bocca ed ha cominciato a succhiarlo, come se non ci fosse un domani. Era una situazione particolarmente eccitante e così ho iniziato a muovere il bacino avanti e indietro, spingendo il mio cazzo tra le sue labbra, fin giù per la gola. Mi ha spompinato per qualche minuto, ma poi se lo è tolto ...
    ... di bocca e mi ha detto una cosa con tono molto deciso.
    «Sbrigati a venire! Sborrami in bocca!»
     Ho impugnato il mio membro e ho cominciato a segarmi velocemente, mentre lei continuava a leccare sempre la cappella; d'un tratto l'ho guardata ed ho fatto un cenno con il capo; lei ha aperto la bocca e io ho appoggiato sulle sue labbra la punta del mio membro; le ho scaricato in bocca tre belle schizzate di sbroda, che lei ha raccolto doviziosamente in bocca e l'ha ingoiata, senza perderne una sola goccia. Ripulito alla perfezione, ho voltato lo sguardo verso il futuro sposo, vedendolo tornare verso di noi; così ho rimesso il membro dentro i pantaloni e mi son seduto accanto a lei, fingendo di stare a guardare le foto appena scattate. Come lui è tornato, siamo risaliti dagli scalini e subito lui si è quasi avventato contro di noi.
    «Giulia, non posso star qui a perder tempo e fare queste cazzate! Devo tornare in cantiere! Se proprio a te fa piacere, resta tu qui con lui a far tutte le foto che vuoi e poi penserà lui a riportarti a casa. Io me ne devo andare!»
    Senza aggiungere altro, si è girato e se n'è andato di gran carriera; una volta salito in auto, ha persino fatto sgommare le ruote dalla troppa fretta che aveva. Giulia mi ha guardato un attimo, senza dir niente ed allora io le ho detto di venir con me. Siamo saliti in auto, abbiamo costeggiato un po' il lago, fino ad un certo punto, dove io ho imboccato una strada di terra battuta, che portava fino alla riva del lago in un ...
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