Ero un ignaro cornuto.
Data: 21/06/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... fantastica! A vederla sembra una donna tranquilla e comune, senza nulla di speciale, mentre, in realtà, è una femmina che di cazzo ne prende davvero tanto e, soprattutto, se lo sa godere alla grande.»
Io ero senza parole! Avevo la gola secca, e non riuscivo nemmeno a respirare da quanto ero sconvolto. Francois ha poi anche aggiunto il fatto che mia moglie era una fantastica bocchinara.
«Tua moglie è stata magistrale. Conosco poche donne, qui a Parigi, capaci di ingoiarsi il mio cazzo quasi per intero, come ha fatto tua moglie!»
Ero stupito, inebetito, incapace di ragionare: avevo il cervello completamente spento! Mentre stavo parlando con lui, Daniela è uscita dal bagno ed aveva indossato di nuovo gli abiti che aveva quando siamo entrati e, subito, Francois le è andato incontro.
«Sei una femmina fantastica e mi piacerebbe ancora godere con te, ma tuo marito ha detto che avete il volo domani mattina; un vero peccato, perché una femmina come te, andrebbe scopata ancora! Se vi fa piacere, questa sera vorrei avervi a cena.»
Lei è rimasta un attimo in silenzio, poi si è girata verso di me e mi ha guardato con un'aria quanto mai strana.
«Penso che non sarà possibile, ma grazie lo stesso.»
Gaston intanto era andato nel negozio, aveva preso alcune cose e le ha messe in una busta.
«Tieni, queste sono le cose che ti avevo promesso! Ho aggiunto anche la lingerie e le scarpe e, se per questa sera cambiate idea, mi piacerebbe vedertele indosso.»
Daniela ha sorriso, poi François ...
... l'ha presa per mano e, arrivati davanti alla porta d'ingresso, ha indicato un palazzo enorme, poco più avanti lungo la strada.
«Noi abitiamo al terzo piano di quel palazzo e questo è il mio numero di telefono; quando sarete qui, questa sera, chiamateci che vi apriamo il portone!»
Lei ha sorriso ed annuito, poi ha aperto la porta e siamo usciti. Io ero talmente sconvolto che non riuscivo nemmeno ad elaborare quello che avevo visto: ancora non credevo fosse davvero successo. Siamo tornati in albergo, senza dire una parola e, una volta giunti in camera, lei mi ha guardato e mi ha detto che andava a farsi una doccia. È entrata in bagno e, nel frattempo, ho aperto le borse che gli aveva consegnato Gaston: ho trovato un tubino nero elasticizzato, tutta la lingerie e le scarpe con il tacco alto da troia, che le aveva fatto indossare nel camerino. Pochi minuti dopo è uscita, mi ha visto con la roba in mano e così si è seduta sul letto, avvolta solo nel telo bianco da bagno
«Credo che io e te dobbiamo chiarirci un po'.»
L'ho guardata e, stranamente, non ero né arrabbiato, né tantomeno infastidito; ero solo curioso di sapere come mai fosse stata così disinvolta con un cazzo in bocca.
«Moreno, siamo sposati da 25 anni e, detto tra noi, il sesso non è mai stato tanto travolgente. Io, però, da un po’ di tempo volevo di più e proprio non sapevo come dirtelo. Da circa sei anni, sono l'amante di Bruno, il mio datore di lavoro, che ha un cazzo grosso come quello di Gaston o di François. ...