La coppia amica di mio figlio.
Data: 01/06/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... dei giochi viene a letto anche con me!»
Ormai credo di averlo in pugno.
«Fai bene a prenderla così! Quando si ha una moglie così bella, bisogna metter in conto qualche paio di corna. Scommetto che questa cosa, un po', ti eccita!»
Lui, arrossisce immediatamente.
«No! Cioè, no... ecco vedi: Marisa capita che... sì, forse, un po' mi eccita!»
Sorrido, perché lo vedo decisamente in imbarazzo, quando, improvvisamente, vediamo arrivare Marisa, che indossa un piccolo accappatoio, che le arriva appena a metà coscia e subito ci dice che il bagno è libero.
«Dai, Simone vai tu! Coraggio, ragazzo, che ci vuole poco a far una doccia!»
Lui scatta prontamente in piedi e si rifugia in bagno. Marisa mi passa davanti e poi si ferma; si gira un attimo verso di me. Io le faccio cenno con la mano di mettersi un attimo seduta accanto a me, cosa che lei fa immediatamente. Si siede e accavalla le gambe; mi fa vedere che sotto l'accappatoio non ha che la sua topina nuda. Mi avvicino e sento il suo profumo di fresco; allora la guardo dritto negli occhi.
«Sei una femmina stupenda ed hai un maschio intelligente! Parlando con lui ho capito che non ti dispiacerebbe…»
Non aggiungo altro, perché voglio capire se anche lei è dello stesso avviso. La sua risposta è molto semplice. Prima mi bacia in bocca e poi si inginocchia tra le mie gambe, mi apre i pantaloni e, quando si trova davanti alla faccia il mio splendido membro, sorride contenta.
«Accidenti! Chissà perché non sono stupita! Ne ho ...
... visto un altro molto simile a questo e sono certa che questo mi farà godere ancor di più!»
Comincia a lavorarlo con la lingua, leccando per bene tutta la lunghezza dell'asta, poi gioca sulla punta, passando ripetutamente la lingua tutta intorno; infine scende di nuovo giù e, dopo avermi abbassato i pantaloni fino alle caviglie, si prende cura delle mie palle e, dopo averle leccate bene, se le passa una per volta in bocca. Dopo aver ricoperto bene il mio membro con abbondante saliva, lentamente, con una calma quasi incredibile, se lo lascia scivolare giù tutto, fino in gola; lo spinge a fondo, fin quando la sua faccia non viene a schiacciarsi contro il mio pube. Mi fa gemere!
«Accidenti, che bocca! Lo avevo capito subito che eri una gran puttanella succhia cazzi! Ti sei divertita tutto il giorno a sbattermi la tua fighetta in faccia, ma adesso ti faccio sentire qual è stato il risultato. Zoccoletta mia, preparati, perché voglio scoparti fino allo sfinimento.»
Sono talmente eccitato che mi son totalmente dimenticato di Simone che, dopo aver finito di fare la doccia, è tornato nel salotto e è rimasto in piedi a guardare Marisa che mi sta spompinando. Quando lo vedo, sorrido, e lui mi risponde sorridendo a sua volta. Mi gusto abbondantemente la pompa di Marisa, poi la sollevo e la metto sdraiata sul divano a cosce aperte. Infilò la mia lingua all'interno della sua ostrica, che gronda umori dolcissimi, che prendo a leccare intensamente, raccogliendo il più possibile quel miele ...