La coppia amica di mio figlio.
Data: 01/06/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... sono uscito da quell'accogliente pertugio e mi son spostato su quello davanti, dove son penetrato alla grande. Aveva la fica in fiamme, bollente, extra fradicia, da quanto aveva goduto; mi è sembrato di infilare il fallo dentro del brodo bollente! Anche in questo caso ho preso a pomparla più velocemente e, alla fine, mi sono svuotato dentro di lei. Sono rimasto a dormire lì con loro e, al mattino, Marisa mi ha svegliato succhiandomi il cazzo, poi mi ha cavalcato e, alla fine, ha preteso una bella sborrata, per l'ennesima volta, dentro la fica. Siamo usciti di casa e siamo andati a vedere la corsa dei Ceri; per tutto il giorno siamo stati nella città di Gubbio, tra una folla che sembrava ammattita. Abbiamo riso, ci siamo divertiti, mangiato ed anche un po' bevuto, poi, a sera, quando siamo tornati eravamo stanchi ed abbiamo preferito restare a casa. Simone ha cucinato un piatto di spaghetti, mentre io e Marisa siamo andati a farci la doccia insieme. Ha voluto esser scopata in piedi, sotto la doccia e, dopo che son venuto per l'ennesima volta dentro di lei, mi ha quasi stritolato tra le braccia; mi ha baciato in bocca, tenendomi stretto con forza a sé. Dopo cena, siamo andati a letto e me la son chiavata ancora ...
... una volta. Prima ha voluto che la prendessi ancora nel culo e, dopo che aveva goduto a più non posso, per l'ennesima volta, ha preteso una buona innaffiata alle sue ovaie. Sfiniti, ci siamo addormentati; all'alba, Marisa mi ha svegliato di nuovo succhiandomi il cazzo e, dopo una bella scopata con ennesima farcitura, abbiamo fatto colazione preparata da Simone e raccolte le loro cose li ho accompagnati all'aeroporto, dove li attendeva il volo per tornare a casa. Prima di salutarmi, Marisa mi ha dato un forte abbraccio e mi ha ringraziato:
«Mario sei una persona speciale. Un maschio stupendo come non ne avevo mai incontrati. Non puoi capire quanto piacere mi hai dato in questi due giorni che son stata la tua donna! Amo Simone e sarà per sempre il mio sposo, ma, tra le tue braccia, mi sono sentita per la prima volta donna, troia e femmina come dovrebbe esser sempre. Sì, Mario, è proprio un momento speciale quello che ho vissuto con te!»
In quel momento non ho riflettuto molto a quelle sue parole, ma, mentre tornavo a casa, questa frase mi è risuonata ripetutamente in testa e, dentro di me, ha preso forma il sospetto che la sua continua richiesta di farmi schizzare dentro di lei, potrebbe aver avuto un secondo scopo.