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Una moglie innamorata. Secondo capitolo
Data: 16/04/2025, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... piaciuto, ma a mio marito no!!! Non credo sarebbe d'accordo ad andar per locali". Al che lui: "Tranquilla, provo io a chiederglielo, appena si avvicina". E' proprio furbetto costui, oltre ad esser molto simpatico; star li seduta al tavolo e conversare con quest'uomo mi eccita e, per giunta, sono anche priva di slip; avevo in mente un gioco con mio marito, ma quello è attorniato da tanta gente e non si è ancora accorto di nulla. Mi alzo per salutare delle persone che cominciano ad andar via, vedo mio marito e gli dico: "Guarda che ritorno al tavolo, ti aspetto, vieni; non lasciarmi lì da sola, con quello". Ma, al contrario, dentro di me, ero eccitata da questa cosa; ritorno e mi siedo, chiedendomi se arriverà mio marito; si parla del più e del meno, di cosa è in programma per le feste natalizie; ho la camicia un po' aperta e lui, spesso, vi allunga lo sguardo; faccio finta di nulla, intanto arriva mio marito; è un po' su di giri anche lui, per aver fatto troppi brindisi; si siede accanto a me e mi dà un bacio: "Eccomi, son qui; grazie per aver tenuto compagnia ad Alessandro". Al che lui: "Tua moglie è stupenda, oltre che molto brava nel ballo; pensavo di far un giro in un locale qui in zona; non credo vogliate tornare già a casa? Sono appena le 23:30, che ne dici?" Io mi giro e gli dico: "Sì, dai, andiamo" tenendo un'espressione implorante, cui non si può dire di no. Allora lui dice: "Ok, ma balli con Alessandro? Lo sai che io non ballo". Ma io: "Dai, andiamo, ci ...
... prendiamo un tavolo e poi si vedrà". Dentro di me, ero super felice; ci alziamo, prendiamo le giacche e iniziamo ad uscire; saliamo in auto, Ale prende la sua e noi lo seguiamo; mio marito dice: "Sai, tesoro, è proprio una bella persona questo Alessandro, molto responsabile e seria, credo che saprà farsi valere in azienda". Ed io, di rimando: "Sì, amore, dai, basta parlare di lavoro; godiamoci la serata, sono euforica." Gli prendo la mano e me la tiro sulla coscia: "Prima ti avevo mandato un messaggio su whatsapp, ma, preso dagli altri, non l'hai letto". "Infatti, non ho ancora avuto modo di guardare il telefono: ce l'ho dietro, nel cappotto". Allora rispondo: "Fa niente, appena ci fermiamo al locale, lo guardi". Giunti al locale, parcheggiamo; c'è da camminare un po' e, con questi tacchi, è una sofferenza; non avevo certo previsto questa cosa. Ho i piedini che mi fanno male, quindi mi metto a braccetto di mio marito, almeno mi regge un po'. Finalmente entriamo e devo dire che è molto affollato; alla fine, troviamo un tavolo e ci mettiamo seduti; vedo che mio marito ha il telefono in mano e ciò mi provoca un certo rossore sulle guance; di certo non era il momento giusto, gli lancio un sorrisino e mi avvicino; gli dico: "Ti è piaciuta la mia foto? Avevo in mente una cosa, ma andava bene prima, ora niente". Sono tremendamente eccitata e dico: "Dai, andiamo in pista!" Volevo ballare con Alessandro, come l'altra volta, ma, stavolta, è diverso; non è più uno sconosciuto, ...