1. Una moglie innamorata. Primo capitolo.


    Data: 13/04/2025, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... compagno con cui ballare, sono a tua completa disposizione".
    Ringrazio e gli rispondo che, chissà se ci sarà mai una nuova occasione; magari ci rivedremo; ormai si era fatto tardi e ci salutiamo; ritorno al tavolo da mio marito ed i nostri amici: è ora di tornare a casa....
    Sono ormai convinta che a mio marito non interesso per niente; non mi ha chiesto neanche se mi son divertita, invece è stata la mia amica ad affermare che di certo devo essermela spassata con quello:
    "Hai ballato tutto il tempo con quel tipo; hai capito tua moglie?" lo riferiva a Giancarlo, mio marito, giusto per una battuta.
    La sua risposta è stata:
    "E meno male che ha trovato quello lì; almeno ha ballato e si è divertita, altrimenti avrebbe stressato me".
    Ed io, dentro di me, consideravo: - ma tu guarda che stronzo, non gli importa proprio nulla di me? Certo, ha la sua amante Ludovica, lui; guardalo, il bastardo: non gli importa nulla di me: ormai ha la sua puttana...-.
    Ero davvero arrabbiata con lui, forse anche perché ero un po' alticcia. Partiamo, avremmo dovuto viaggiare per circa mezz'ora prima di arrivare a casa; io, in auto, sono un po' scosciata, lascio la giacca aperta, proprio per vedere se suscitavo qualche sua reazione, dal momento che, prima di uscire di casa, aveva affermato:
    "Che bella che sei, stasera".
    Con una certa acrimonia, gli chiedo:
    "Dimmi la verità: non mi ami più? Se è così, abbi almeno il coraggio di dirlo: non ti piaccio più?"
    E lui: "Ma che vai a pensare? Su, dai, ...
    ... non siamo più dei ragazzini, ti amo, lo sai".
    Ed io: "Sìììì, è così, dal momento che non mi consideri più; di certo devi avere qualche altra donna; dai, ammettilo almeno".
    Lui, arrampicandosi sugli specchi, cerca di sviare il discorso, ma ormai son sicura di quel che penso.
    Arriviamo a casa ed entriamo in garage con l'auto: abitavamo in una villetta.
    Scendiamo dall'auto e vado nel bagno della lavanderia; mi scappava la pipì; sono sul water, la gonna tirata su ed il perizoma abbassato; lui riesce a vedermi in quella posizione e vede anche che indossavo le autoreggenti; deve essergli salito il sangue alla testa, perché ha fatto una cosa alquanto strana, una cosa che non avevamo mai fatto; mi ha spinto indietro, con la schiena contro il muro, lasciandomi seduta sul water; poi si è inginocchiato ed ha preso a leccarmi la figa, con una smania davvero esagerata. Non lo avevo mai visto con tanta frenesia addosso, sembrava un'altra persona, e la cosa mi eccitava veramente tanto; mi ha ridotto la figa ad un fiume. Dopo un po' di quel trattamento, si alza, si abbassa i pantaloni e me lo mette in bocca; lo succhio, sono tremendamente eccitata, mi eccita assai questa sua foga, mi regge la testa per imprimere il suo ritmo, quasi mi soffoca, sono veramente sbalordita. Mi tira su, mi fa appoggiare alla lavatrice e me lo mette dentro, fatica un po' per via dei tacchi, tento di toglierli, ma lui mi dice: "Non ti azzardare" e mi tiene la testa appoggiata alla lavatrice: è proprio impazzito! ...
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