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Chiappe al sole (per non parlare delle poppe)
Data: 14/11/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... duro sotto agli short ‘sei già in tiro vedo’. Lui arrossì appena ma passò quasi subito. Quella scopata in tre con la tardona ci aveva affiatati abbastanza da poterci confessare qualunque cosa. ‘Ieri sera…. bhe mamma….. insomma dormiva nuda’. ‘Wow e l’hai vista bene?’. ‘Bhe la porta di camera sua era aperta e vedevo abbastanza bene. Certo era buio ma vedevo abbastanza bene le tette e anche un po la….’ ‘Bellissimo chissà che voglia….’. ‘Mi sono fatto una sega George. Non ho resistito, la guardavo e mi menavo il cazzo come un pazzo… Ho fatto uno schizzo da paura sul pavimento’. ‘Poi hai pulito?’. ‘Per forza ho fatto un laghetto….però George, insomma, ci è mancato poco che davvero le saltassi nel letto… sapessi che voglia’. ‘Immagino… bhe tranquillo, cinque minuti e siamo arrivati… Vedrai che oggi potrai sfogarti’. La spiaggia si chiamava Plaia Nana ed era ricavata in una piccola insenatura fra due rocce, invisibile dalla strada poteva accogliere al massimo una cinquantina di persone. Unico accesso un piccolo sentiero ben sorvegliato da due guardiani. Uno era un nero muscoloso con la testa rapata a zero e la faccia bella cattiva, l’altro pareva sud americano, anch’egli bello pompato di muscoli. Entrambi avevano solo dei pantaloncini corti che non nascondevano i loro corpi belli scolpiti dalla palestra. ‘Credenziali?’ disse il nero senza cambiare espressione. Andrea mi guardò perplesso. Io annuii e senza esitare mi calai gli short lasciandoli scivolare via dalle caviglie. ...
... Il mio uccello molle penzolava lungo la gamba, la cappella si appoggiava dolcemente al ginocchio. Finalmente la cosa riuscì a far cambiare espressione al nero ‘Wow amico promosso a pieni voti’. Anche l’altro palestrato sud americano mi guardava il pisello con ammirazione, quasi invidia. Dubitai che forse erano gay… e quando il nero allungò la mano per accarezzarlo ne ebbi la conferma. Andrea pareva sempre più sconvolto. ‘Devi averlo di almeno venti centimetri per poter entrare’ disse secco il palestrato sud americano. ‘Dai forza fatti coraggio’ dissi io mentre il nero mi aveva afferrato saldo il cazzo e me lo stava segando. Lui ancora timido finalmente si levò il costume e un cazzo molle e timido fece capolino. Il mio intanto era diventato duro nella mano del nero e anche a lui stava gonfiando il bozzo sotto ai pantaloncini. Io per mia fortuna ero bisex ma lui no quindi tutti quei maschi che si sventolavano i cazzi non lo invogliava di certo. ‘No non ci siamo è una pulce’ dichiarò il sud americano guardandogli pisello. ‘Abbi pazienza amico è solo timido’ dissi. ‘A me sembra solo piccolo’. ‘Fidati è un montone. Forza Andrea pensa a tua madre… Immaginala come ieri notte’. Lui chiuse gli occhi… dopo poco il cannone prese a funzionare. Una mezza erezione e una notevole dilatazione bastarono a convincere il sud americano che anche Andrea era ben messo. Io intanto ero a metà di una sega col nero che me lo menava senza pudore e anche a me venne spontaneo prendere il suo in mana ...