16. al mare: considerazioni e confessioni (1° parte)
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69
... peccati, a modo loro in egual misura mondavano i peccati e le colpe dei rapporti con i loro mariti, che forse ormai dato il trascorrere del tempo risultavano stanchi e consumati.
Fabrizio al contrario, scevro di ogni peccato coniugale, godeva di ciò che si mostrava ai suoi occhi, partecipando di nascosto al loro rito di purificazione, desiderando se mai gli fosse stato possibile, di aiutarle a riscattare le colpe che lì si mostravano fin troppo chiare.
E così qualche volta, mentre cavalcava Erica e Valentina, guardandole darsi reciprocamente piacere gli capitava di pensare a sua zia e sua mamma intente a godere insieme; e lì in quei momenti, una parte della sua mente abbandonava il terrazzo di Erica per correre alla casa al mare e inevitabilmente finire con sua zia e a sua madre.
E in quei casi, l’orgasmo arrivava impetuoso e forte facendogli vibrare ogni muscolo del corpo e il suo seme spruzzava con tutta la violenza che i suoi muscoli contraendosi gli riuscivano a dare, affinché oltre Erica e Valentina con il suo piacere potesse sodisfare anche le altre due amanti.
Ma non c’era nulla di incestuoso nei suoi pensieri e dopo averli fatti non si sentiva in colpa, sicuro che l’unico sentimento che lo guidava era esclusivamente l’amore, l’amore per le quattro donne che in quel momento nella sua vita erano tutto ciò che di bello lo circondava.
Riprova ne era che quando osservava suo padre, cavalcare la madre o suo zio approfittare di ogni pertugio della zia, lui ...
... non era geloso, ma faceva il tifo per loro, sperando che inconsciamente comprendessero ciò che ormai lui sapeva e aveva capito: cosa le loro donne in quel momento desideravano per raggiungere fino in fondo il massimo del piacere.
Ma per meglio lasciare comprendere anche voi, permettetemi una piccola descrizione di ciò che Fabrizio aveva visto e compreso.
Lo zio rispetto al padre era un amante molto più poliedrico, le sue esibizioni amatorie non erano mai le stesse, al punto che Fabrizio osservando gli amplessi degli zii trovava sempre qualche nuovo spunto o qualcosa da imparare e poter provare con Erica e Valentina, ma più attento alla forma che alla sostanza, arrivava al traguardo troppo in fretta, lasciando spesso la zia con ancora la voglia di essere stantuffata e di sentirlo dentro.
Spesso dopo aver finito si dedicava a leccargli il clitoride e a penetrarla con la mano, portandola all’orgasmo, ma sembrava che il piacere della zia passasse in secondo piano e per lui fosse più la voglia di vederla squirtare e di bere i suoi umori a motivare le sue azioni, in maniera da potersi autoproclamare un eccellente amatore, ma tralasciando che l’amore è fatto anche di carezze e coccole, di abbracci e baci.
“Quanto felice sarebbe stata sua madre, se suo padre rompendo la monotonia invece del sedere per una volta si fosse dedicato al piacere della sua figa calda e sbrodolante e allo stesso tempo quanto sarebbe stata la felicità di sua zia, se invece di godere con le dita e la ...