1. Un mazzo di chiavi


    Data: 13/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    Quando sono andato in pensione non ho provato nessun rimpianto per aver lasciato un ambiente e un modus vivendi nel quale ho vissuto per più di un quarto della mia vita. Diversamente dalle altre persone non ho sofferto il passaggio dal lavoro alla quiescenza e, diciamolo pure senza tabù, di passare dalla vita attiva a quella di pensionato anche perché non sono ancora un grande anziano, sono fisicamente prestante, non ho mai guardato la poltrona e le ciabatte come il mondo nel quale sopravvivere.
    
    Era la fine del mese di giugno di cinque anni fa quando raccolsi le mie cose salutando rapidamente i colleghi senza provare particolari emozioni; non ho più messo piede in quegli uffici, non sentii allora e ancor più oggi non sento la loro mancanza. Avevo dei sogni da realizzare: SI!.
    
    Sembra strano? nell’età più matura si possano ancora realizzare i sogni fatti da giovane? ebbene SI!.
    
    Partii ventre a terra impegnando metà forse anche di più della mia liquidazione per fare il giro del mondo “on the road”. Naturalmente non lo affrontai in jeans, maglietta e borsone in spalla ma mi feci dettagliatamente tracciare il percorso, le tappe e i posti di ristoro, venni seguito on line per i ticket e le prenotazione; tutto durò due anni abbondanti. Sono soddisfatto di quell’impresa?: SI!. Per me fu una vera e propria impresa perché avevo concentrato in quei due anni tutto quello che avrei voluto vivere e che non avevo ancora vissuto nella mia vita, quando tornai a vivere stabilmente ...
    ... nella mia casa ero appagato. Ancora oggi comunque non ho perso la smania di viaggiare e gironzolo nei week-end nelle grandi città europee. Due anni mezzo fa mi trasferii temporaneamente a Parigi: l’adoro! riesce sempre a stupirmi e a darmi emozioni, poi sono tornato definitivamente a casa ma non c’erano più i miei vicini di sempre. Lui era deceduto e la moglie, molto avanti negli anni, era stata alloggiata presso una casa di riposo, l’appartamento era stato venduto ad una nuova famiglia di origine straniera. Venni a sapere comunque che inizialmente viveva tutta la famiglia, lei era una donna bianca e lui un black-man con un figlio universitario e una figlia adolescente, il chiacchiericcio del condominio poi mi aggiornò facendomi sapere che in questi ultimi tempi in casa viveva solo il giovane mentre gli altri si erano assenti. Circa una settimana fa stavo rientrando a casa e vidi dinanzi al portone della stabile un giovane alto con indosso un giubbino di pelle aderente che evidenziava le spalle larghe e la vita tendente ad essere stretta, il fisico era slanciato ben definito senza una muscolatura evidente ed invasiva, i suoi tratti del viso e della pelle lo definivano sicuramente come un bel meticcio. Domandai “deve entrare”
    
    “si! grazie ma non trovo la chiave”
    
    all’ascensore chiesi “a che piano va?”
    
    “ultimo” , il colloquio finì così. Quando arrivammo al piano lui gentilmente mi fa uscire per primo, arrivai alla mia porta poggiai sul pavimento la borsa della spesa, cercai ...
«1234...7»