1. UNGIORNO CON ... IO


    Data: 12/11/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... quanto so essere puttana.
    
    E’ innegabile, quel culo cedevole, nasconde tante profonde inculate, che mio malgrado, contro ogni logica, mi sono sempre tutte piaciute … anche le più violente, dolorose e crudeli, mi hanno lasciato nella mente un ricordo eccitante ed indelebile.
    
    Sussulto nel letto! Mi sono penetrata, lui lo capisce e mi carezza languidamente i capezzoli inviperiti.
    
    Ecco.
    
    Ora sono pronta a masturbarmi con dolcezza e determinazione.
    
    La mano sale e, mettendola a coppa, mi contengo la vagina, dalle grandi labbra già fuoriesce una lieve umidità calda.
    
    Allora Dario, al settimo cielo, mi si avvicina ancora di più e comincia a sussurrare una storia che conosco già …
    
    “E quindi sei arrapata?
    
    Non provi alcuna vergogna ad eccitarti per una situazione simile?”
    
    Io mi faccio rossa, gongolo a sentirmi svergognare …
    
    “Ti rendi conto, che hai accettato la corte di uno che nemmeno sai bene com’è fatto, un vecchio, un anziano … ricordi la settimana scorsa al telefono?
    
    Lo ha detto chiaramente che per essere certo di averlo duro come la pietra prenderà del viagra.
    
    E tu, non contenta, me lo hai anche passato al telefono!
    
    Ma ti pare bello?
    
    Lui dall’altro lato della cornetta mi dice di chiamarsi Francesco e aveva fatto delle chat con te … per settimane, fino a quando con le tue parole lo hai indotto a masturbarsi per te!
    
    Non ti vergogni di avergli mandato le tue vere foto intime … erano solo nostre, segrete e invece …
    
    ti sei infoiata ...
    ... come una cagna in calore e ti sei esibita con un estraneo.
    
    Le ho viste le foto nelle mail … i seni… la vulva … le dita che aprivano la fessura.”
    
    Le mie dita mi lavoravano il clitoride, e spesso affondavano nella figa. Piccole correnti di piacere mi attraversavano il corpo, mentre, ogni tanto sussurravo un “Siiii”, ammettendo ogni colpa davanti a mio marito.
    
    Avrei tanto voluto essere chiavata, ma sapevo che quella mattinata era solo il preludio di una giornata molto intensa.
    
    “ Francesco mi ha raccontato tutto, ricordi?
    
    E dava anche gli ordini, comandava! Mi disse che ti aveva detto di farmi un bocchino, mentre io parlavo con lui.
    
    Ed io chi sono, nessuno? Per mettertelo in gola devo aspettare che un altro me lo conceda? Non provi niente per tutto questo?”
    
    “Cazzo” penso mentre mi faccio sempre più arrapata “ cazzo se “provo qualcosa” …. ohhhh, si che provo qualcosa, amore, provo la voglia di essere una puttana che prende cazzi alla rinfusa…”
    
    Lui mi incalzava, vedendomi eccitatissima.
    
    “Mi ha detto che tu volevi essere chiavata da lui, e che io lo dovevo sapere, inoltre mi ha chiesto se te lo saresti fatto mettere nel culo. Io non sapevo che dire, gli ho detto va bene, per me va bene, se per lei non ci sono problemi …
    
    Poi te l’ho chiesto, ricordi? Ti dissi esplicitamente mentre mi succhiavi il cazzo, che l’uomo al telefono, del tutto sconosciuto, mi chiedeva di farti il culo …
    
    e tu come una troia, non ti ribellasti.
    
    Poi Francesco ci chiese di ...
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