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        UNGIORNO CON ... IO
 Data: 12/11/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: giessestory, Fonte: xHamster
 ... conto che il suo cazzo è ancora in tiro … vuole venire … - Vuoi farmi ancora? – gli chiedo, ma senza troppo entusiasmo. Mi sorride - Non ti preoccupare, tesoro, sei stata stupenda … vai pure, non ti preoccupare per me … abbiamo tutto il tempo … – Gioisco nel poter raggiungere il bagno di sotto … sono davvero molto provata. Lo specchio mi restituisce la mia immagine … sono molti i punti in cui la mia pelle è rossa per lo sfregamento con i loro corpi … è più forte di me … tutto ciò che di volgare e decadente trovo in me e intorno a me … mi ricorda l’ accaduto e mi tiene in uno stato di calore perenne … Gli abiti estranei sparsi per casa, gli odori del piacere proibito, la promiscuità erotica nascosto tra quelle mura … Mi manda in estasi avere questa vita segreta … Intanto che evacuo, rilassando tutti i muscoli, penso a “fuori” … tra poco sarò per strada, tra la gente, tornerò da chi mi conosce … come se nulla fosse accaduto. La signora tranquilla, sorniona e morigerata, ritorna nel suo tassello, mentre la puttana che è in me ritorna in un cassetto … insieme alle calze sfilate dalla lotta d’amore. La mia verità verrà taciuta persino nei dialoghi con Dario … tranne, naturalmente, in quelle notti in cui la fantasia servirà a s**tenare la realtà del nostro sesso perverso. Ho finito di fare la doccia e mi reco di sopra per recuperare la camicetta e il resto … Fuori dalla camera da letto sento un mugolio strano. Non ho remore, la porta e ... ... socchiusa … apro … Lo sconosciuto è sul letto, completamente nudo: un bruto peloso, tiene le braccia raccolte sotto il petto, la faccia tra i cuscini per soffocare i lamenti di piacere. Le sue gambe sono strette, i piedi accavallati … i piccoli movimenti inconsulti delle gambe dimostrano che i suoi nervi subiscono stimolazioni incontrollate … Le sue natiche sono ancora sode, ma la pelle non è più elastica come una volta, le chiappe chiuse, serrate, agguantano mollemente il potente cazzo di Dario … Mio marito è addosso a lui, il tronco sostenuto dalle braccia, le gambe aperte circondano quelle dell’altro, si muove sconnesso, si inarca sulle punte dei piedi, poi come un’ondata travolgente, gli è di nuovo addosso, di nuovo lo penetra fino ai coglioni. L’altro soffre di tanta spinta, si vede, ma non molla, stringe i denti e sopporta, non vuole rinunciare al “dono” finale … Non deve aspettare molto, ancora: Dario si accascia sul suo culo e lo impala, mentre gli cola nell’ano tutto il suo piacere. Io vorrei dire qualcosa … la scena mi ha colta del tutto impreparata … tutti e tre vorremmo dire qualcosa … ma nessuno lo fa. Torno di sotto a finire di sistemarmi … non voglio pensare. Quella sera accompagniamo Francesco alla Stazione, parliamo del più e del meno, poi lo salutiamo con molta cordialità. Io lo bacio sulle guance con un estremo senso di complicità. - Spero di rivedervi – dice quel signore di mezz’età, ed io penso a quanti giovani non hanno nemmeno un ...