1. UNGIORNO CON ... IO


    Data: 12/11/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... sollecitazioni … come prevedevo, ogni scusa è stata buona per succhiare, toccare e stirare le mie tette morbide e succulente.
    
    Si sistema dietro di me. Siamo entrambi sul fianco; mi accomodo meglio, la testa sul cuscino e i lunghi capelli sul viso. Mi adagio come se dovessi dormire.
    
    Il vecchio non demorde: il suo cazzo sostiene ancora un buona consistenza ed è eccitato.
    
    Lo sento armeggiare dietro me … lascio fare … l’attesa mi toglie il respiro.
    
    Quando mi entra nel culo non mi fa male … lo desideravo, tra l’altro.
    
    Ma emetto lo stesso un – Ahhh ! – profondo e goduto.
    
    So che Dario ascolta: ecco, adesso! Lo sa … l’altro me lo sta mettendo dietro.
    
    Francesco mi incula sul fianco e si aggrappa con le mani dove può, pur di entrare più profondamente possibile.
    
    Mi prende i seni. Si attacca ai fianchi … il suo parossismo mi arrapa ancora di più. Mi desidera troppo. Si sente … vuole sfogarsi in me, vuole lasciarmi il segno e allo stesso tempo prendere da me sensazioni, emozioni, piacere … non sa se mai gli capiterà un dono “regale”, come questo.
    
    Il piacergli tanto mi fa girare la testa. So che lo sbattere ritmico che si sente dietro di me viene percepito anche da mio marito; non posso evitare di masturbarmi la figa, mentre il cazzo estraneo mi viaggia nel sedere.
    
    Vengo!
    
    Non posso farci niente, appena sento che lui incalza e freme, vengo come un’educanda infervorata.
    
    Lui vorrebbe parlare, gridare, rendersi utile, ma non ce la fa, il piacere lo ...
    ... sovrasta.
    
    Tremiti ritmici nel culo, mi avvertono che arriva la sborrata dell’anziano.
    
    Eccolo!
    
    Viene … non si trattiene, lo tiene tutto dentro; ancora spinge ed eiacula nella parte più profonda di me.
    
    Io continuo a venire, quasi singhiozzando, godo a lungo … consumata dal desiderio.
    
    Francesco non si stacca: intanto Dario ritorna, è eccitatissimo; intravedo il suo cazzo, lo tiene in mano, viene per guardare …
    
    Vorrebbe dire qualcosa, partecipare nel bene o nel male, ma è sopraffatto dal piacere.
    
    Credo sia lo spettacolo offerto dal mio corpo riverso, discinto: gli sembrerò una bagascia …
    
    Il trucco sfatto, le calze avvolte su se stesse, stesa sul letto disordinato, con un vecchio che non ne vuole sapere di stapparmi il culo …
    
    Finalmente il suo cazzo non resiste più, ridotto a un moccolo gli si ritira tra i coglioni.
    
    Dal mio sedere, rumorosamente, si riversa un fiume caldo, gorgogliante di aria e di sperma.
    
    Sono sfatta, stanca … ma felice … l’eccitazione non vuole abbandonarmi, lo stomaco è ancora contratto … provo paura per Dario …
    
    Quando mi lascio andare troppo alla porca che si nasconde in me, ho sempre paura di perderlo!
    
    Francesco cerca di darsi un tono sdraiato sul letto, sfinito.
    
    Io vorrei dormire, ma l’igienista che è in me mi impone una fuga strategica al bagno per espletare tutta una serie di incombenze … sono piena di sborra e di umori, sudata … devo correre.
    
    Appena mi alzo do un bacio profondo e appassionato al mio amore … poi mi rendo ...