sorella minore in calore racconta
Data: 11/11/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: ramo, Fonte: RaccontiMilu
... contro l’utero. Però non era prudente, mi fece mettere ancora in ginocchio e me lo pianto’ in bocca, pochi movimenti e avvertìi gli schizzi violenti contro l’ugola. Fratellone mio, mi piaceva, mi piacque farmi scopare e bere quella sborra.
• Con lo zio Antonino non fu l’unica volta. Pochi giorni dopo, mi diede un passaggio tornando dalla palestra, ci si apparto’ in una stradina di campagna, prima volle che gli facessi un pompino, poi scendendo dall’auto mi prese da dietro mentre ero con il busto piegata sul vano motore. Anche da dietro lo sentivo bene, mi dava degli affondi dal basso verso l’alto sollevandomi dal suolo, mentre io con la faccia sul cofano gemevo e lo supplicavo di continuare, “ oh ziohh, si si, ancora si, ancora, “. Lui non avrebbe mai smesso, quella volta, in preda all’enfasi di trapanarmi per bene e con piacere, lo zio si lasciò sfuggire che era molto più appagante scopare me che sua cognata, in pratica lui si fotteva anche nostra madre. Quando stava per venire, lo levo di dentro e mentre me lo dava da succhiare mi disse che avrei dovuto iniziare a prendere la pillola perché moriva dalla voglia di farcirmi di sperma.
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• Mentre lei stava raccontando queste cose, le recepito continuando a leccare i suoi umori. Mi rialzai dicendogli di farmi vedere che sapeva fare di bocca. Si è seduta davanti a me e con frenesia mi ha messo fuori il pisello, Assuntina ha spalancato gli occhi restando senza parole. Poi ha detto.. “ accidenti fratellone, mioddiooo ...
... che mazza”, si mise subito all’opera con la sua bocca. Assuntina è davvero molto bella, di natura lei è castano chiaro, ma si tingeva i capelli di biondo platino, somigliava molto a quell’attrice che in questi tempi ha interpretato il trono di spade, quella che comanda i draghi. Vederla con il mio cazzo nella sua bocca era bellissimo, una cosa favolosa. Ricordando quello che mi aveva raccontato dello zii Antonio, con le mie mani gli tenni ferma la testa iniziando a scoparla nella bocca, la grandezza del mio pisello rendeva la presa delle sue labbra molto ma molto stretta e questo era ancora più eccitante, specie per il fatto che lei pareva proprio che godesse molto a sentirmi arrivare nella sua gola. Volevo venirgli in gola e lo feci con molta violenza, ingoiava mentre ancora pompavo in lei, lo sperma che non riusciva ad ingoiare fuoriusciva dagli angoli della bocca quando la mazza usciva.
Lei fu felice di vedere che il cazzo continuava a restare duro. Ci si mise i salotto, la feci sedere su un tavolino basso di vetro, stesa di schiena tirò su se stessa le gambe con le cosce spalancate, dopo che mi ero posizionato su di lei, gli puntai la cappella tra le labbra e dolcemente iniziai a spingerlo in lei, lentamente e con un’unica avanzata. Assuntina, per tutta la durata della lunga e lenta penetrazione resto con la bocca e gli occhi spalancati, credo che facesse del suo meglio per non urlare poiché penetrandola sentivo che doveva essere abbastanza doloroso per una fighetta ...