1. sorella minore in calore racconta


    Data: 11/11/2018, Categorie: Incesti Autore: ramo, Fonte: RaccontiMilu

    ... serviva poter andare in palestra anche senza pagare la retta, anche altre mie amiche facevano così. “Oggi siii .. dii come mi lecchi beneeehhhh.” “ Alessio mi svergino’ sul suo letto, solo che, grazie a quella scopata, suo padre ci sorprese. Lo zio Antonino ci fece una bella ramanzina, Alessio si becco diversi ceffoni, mentre a me, mi disse che in serata l’avrebbe detto a nostro padre. Infatti, la sera si presentò a casa nostra, io ero terrorizzata, sai come è fatto nostro padre. Però il marpione, era venuto solo per farmi capire che mi teneva in pugno. Si lasciò accompagnare alla porta da me e mi disse,” domani mattina salti la scuola e vieni a casa da me, ok?
    
    Quella non era una domanda ma un ordine. Gli risposi che sarei andata. Fratellone non puoi immaginare che nottata che ho passato, sapevo che non voleva certamente parlare, passai la notte ad immaginare se avesse un pisello migliore di suo figlio, mi toccai masturbandomi più volte al pensiero di ciò che poteva attendermi all’indomani.
    
    • Una volta entrata in casa degli zii, Antonio mi porto in salotto facendomi inginocchiare davanti a lui, chiese di tirargli fuori il cazzo e di succhiarglielo. Lo feci, era la prima volta ad essere io a tirare fuori il cazzo dalle mutande, mi piaceva e mi piacque anche il cazzo che mi si paro’ davanti. Era grosso e scuro, con una capocchia a mo’ di fungo. Era già bello dritto e duro, il porco era certamente eccitato già dalla sera precedente, proprio come me. Lo circondai con il ...
    ... pugno che a stento riuscivo a cingere completamente.ci misi le labbra su e mentre lasciavo entrare la cappella tra lingua e palato, con gli occhi osservavo la sua espressione di puro piacere, ero certa che con i pompini ci sapevo fare anche perché il cazzo mi piaceva già abbastanza. Mise le sue grosse mani sulla mia testa iniziando a pomparmelo dentro con rittmo e con forza, mi piaceva tantissimo, mentre me lo stantuffava in gola mi chiamava zoccoletta in calore. Poi lo levo dalla mia bocca e senza neanche attendere che mi potessi spogliare, mi fece poggiare con le natiche su una credenza a muro tirandomi su le gambe, così che ero proprio con la figa a tiro del suo bastone ben lubrificato. Il piano di quel mobile non era più largo di 30 centimetri, ero con le spalle e schiena attaccata alla parete, io stessa avevo messo le mani dietro le ginocchia così che reggeva le mie cosce sollevate e spalancate. Lo fece senza tanti complimenti, senza perdere tempo, Poggio la cappella alle labbra della mia fighetta e me lo pianto’ tutto dentro fino a farmi sentire le sue palle contro l’ano. Quel cazzo lo sentii eccome. Mi sentii lacerare del tutto l’imene.
    
    • 5
    
    • Mi dava delle botte profonde e intense, ad ogni affondo mi scuoteva tutta facendomi genere come una cagna, si può dire che guaivo di piacere, era davvero la mia prima scopata, per nulla paragonabile al pisello di suo figlio, già a quella prima razione di cappellate mi sarebbe piaciuto farmi pisciare la sua sborra calda dritta ...
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