1. Il parroco


    Data: 10/11/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Rusade, Fonte: EroticiRacconti

    Don Pancrazio è un parroco all'antica. Ha vissuto i suoi sessant'anni prima in seminario e poi in chiese di paese. Prima di essere assegnato alla parrocchia di Antonella, ha girato la regione in lungo e in largo. Ha vissuto sempre da solo, talvolta in isolati luoghi di montagna dove era probabilmente più facile incontrare il buon Dio che qualche sperduta pecorella. Per la privazione della congiunzione carnale imposta dalla religione cattolica, ha dovuto provvedere a domare il desiderio ovviamente da solo. Fin dalla pubertà ha praticato assiduamente la masturbazione, ma è stato risolutamente lontano dal contatto intimo con alcun altro individuo, sia femmina che maschio. Una rinuncia capitale e pericolosa, solo di recente, dato il dilagare di costumi viziosi tra i sacerdoti si comincia a discutere di concedere il matrimonio anche ai preti cattolici dopo quasi 800 anni di celibato forzato. Lui ha rinunciato anche al supporto della cosiddetta perpetua, la donna laica che accudisce il religioso nelle faccende domestiche. Ha dovuto farlo più di vent'anni prima, quando, in un paesino di quattro case sui monti dove esercitava, gli si offrì l'opportunità incontrando Crocetta. Era una vedova non più nel fiore degli anni senza un soldo e senza più dimora. Egli la trovò a dormire in chiesa, seduta in fondo nell'angolo più buio. L'inverno era arrivato e a quell'altitudine il freddo non tardava di certo. La donna raccontò a Don Pancrazio tutta la sua storia e come fosse rimasta vittima di ...
    ... un raggiro funesto. Disse di chiamarsi Crocetta, diminutivo di Crocefissa, e che dopo la morte del marito, all'età di quarant'anni, si era trasferita in una cittadina della provincia sperando in un possibile assestamento della sua vita, magari andando a servizio presso qualche famiglia del luogo. Un conoscente, fingendosi amico e corteggiatore indefesso, le aveva preso con un raggiro tutti i suoi miseri risparmi ed in breve si era ritrovata senza casa e senza nulla. Umiliatasi alla questua, aveva ottenuto i soldi giusti per tornare con la corriera fino al paese d'origine e pochi spiccioli per un po' di pane. Durante il viaggio si accorse però di avere troppa vergogna per rivedere i suoi compaesani e si fermò lì, dove nessuno la conosceva, per riflettere.
    
    Il prete mosso a pietà, non potè far altro che aprirle le porte della sagrestia. Crocetta la ripulì in men che non si dica e così la chiesa e poi le due stanze dove viveva lui. Gli lavò i panni sdruciti e in seguito gli tagliava addirittura i capelli e gli curava la barba. Era una manna dal cielo per il povero prete che aveva fatto della trascuratezza la sua divisa. Lei si era subito ricavata un giaciglio in un piccolo ripostiglio buio in fondo alla casa. L'aveva pulito e sistemato con cura e questa per lei era diventata la sua insperata nuova casa. Passavano i mesi e Don Pancrazio stava rigorosamente a debita distanza dalle tentazioni, anzi, per proteggersi, non alzava mai lo sguardo verso la sua figura o quasi. Certo la ...
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