1. Sapori di campagna


    Data: 09/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... altri ritardatari. La sala è piena.
    
    I due tipi sono eleganti nelle loro camicie bianche, uno con pantalone blu, mentre l'altro più giovane ha azzardato un pantalone rosso.
    
    Golfini melange sulle spalle e scarpe di cuoio ai piedi.
    
    Mi salutano prendendo posto al tavolo.
    
    Se non avessi già iniziato la cena, chiederei alla signora di spostarmi al loro tavolo, o loro al mio. Magari gliene parlo domani a colazione.
    
    Il tono delle voci si è abbassato rispetto al pomeriggio, sotto al pergolato. Comunque si scherza con scambi di battute tra gli ospiti.
    
    Quando tutti sono serviti col secondo, Lukas si accomoda al mio tavolo, portando due piattini di un dolce tipico, che ci gustiamo insieme.
    
    Comanda una bottiglia di vino adatto per dessert, e lo stappa.
    
    -"Alla nostra!" dice.
    
    La frase mi suona strana, solitamente la si usa di buon auspicio per qualcosa che si dovrà fare insieme. Non replico, e brindo.
    
    Dopo un caffè decido che uscirò, per andare a visitare il paese vicino.
    
    Alzandomi chiedo ai baffuti Hans e Lutwin che programmi hanno per la serata.
    
    Hanno appuntamento con amici, senza puntualizzare dove. Capisco che il mio tentativo di invito non è stato colto, o non gradito. Quindi cambio discorso.
    
    Sono simpatici e piacevoli conversatori. Ci siamo raccontati un po’ delle nostre cose, poi per non fare troppo tardi, e farlo fare a loro, li saluto e mi avvio fuori.
    
    Un saluto a Lukas già al bancone, mi strizza l'occhio, ed esco.
    
    Il paese non è male per ...
    ... essere sperduto tra le compagnie.
    
    Nella via centrale vedo la vinarie e il bar non lontani tra loro, dei quali mi parlò la signora. «Vino per oggi ne ho bevuto abbastanza» penso.. «Mi infilerò nel pub».
    
    Parcheggio, e mi incammino per la via. Raggiungo il bar. Non è pieno per essere venerdì. Forse questa è più un'abitudine di noi cittadini, di uscire il venerdì sera, perché chi abita da queste parti, il sabato è giorno lavorativo.
    
    La musica non è assordante, una compilation anni ‘80 in sottofondo mi fa intuire il target dei clienti. I ragazzini non ascoltano questo genere.
    
    Mi avvicino al bancone, mi sistemo su di uno sgabello libero. Una ragazza dai capelli rossi mi appare di fronte con un sorriso:
    
    -“Benvenuto Straniero! Cosa ti porto da bere?”
    
    -"Che birra avete?" rispondo.
    
    Una voce al mio fianco precede la cameriera:
    
    -"La doppio malto è molto buona qui!"
    
    Mi volto a sinistra e due occhi verdi come i miei mi fissano. E' Holden.
    
    Non avrei potuto riconoscerlo dalla voce, le due parole pronunciate nel pomeriggio non sono bastate per ricordarne il timbro.
    
    Sembra un altro. Una camicia verde risalta gli occhi e la carnagione scura. Un jeans sbiadito con scarpe da ginnastica lo confondono tra i ragazzi che schiamazzano in strada.
    
    I capelli pettinati indietro col gel, lasciano la fronte scoperta e le sopracciglia scure rendono gli occhi ancora più luminosi.
    
    -"Ciao! Come va?" Gli dico, non sapendo come rompere il ghiaccio.
    
    -"Bene! Un po’ stanco, ...
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