1. Due e quattro, numeri perfetti


    Data: 09/11/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Davidoff, Fonte: Annunci69

    ... La serata prosegue piacevolmente e, saranno le bollicine, sarà che l’estate è la stagione degli incontri, devo ammettere che ci conosciamo da meno di un’ora e già vi è molta empatia. Stiamo bene e parliamo a ruota libera.
    
    A un certo punto Simo chiede:
    
    “Scusa Ale, posso chiederti quanti anni hai?”
    
    “Quarantadue”
    
    “Cazzo!” - interviene Roby - “Pensa che è tutta la sera che ci chiedevamo le vostre età e a te non davamo più di 35 anni, anzi anche meno.”
    
    “Grazie, siete troppo buoni” risponde Ale.
    
    In realtà hanno ragione perché Ale dimostra davvero meno della sua età.
    
    “E tu, Paolo, quanti anni hai?”
    
    “Diciamo che sono tra i cinquanta e i sessanta.”
    
    “Ma dai – esclama Roby – non fare il furbo.”
    
    “Cinquantasette e non faccio il furbo.”
    
    “Cazzo! Questa volta lo dico io” esclama Simo.
    
    “Davvero?”
    
    Sto per rispondere ma Ale mi precede:
    
    “Verissimo, anche se posso garantirti che non li dimostra assolutamente” e guardando fissa Simo si lascia andare ad un sorrisetto malizioso che vale più di mille parole.
    
    “Complimenti a entrambi – continua Simo - non dimostrate assolutamente le vostre età e avete due fisici da paura. Poi ci dite la ricetta, vero?”
    
    Scoppiamo tutti e quattro a ridere, poi Ale come se nulla fosse:
    
    “Facciamo tanta attività fisica, sia fuori che dentro casa.”
    
    “Beati voi!” esclama Simo senza nascondere la propria invidia.
    
    In quel momento veniamo interrotti dal cameriere che ci chiede se vogliamo altro. Ci accorgiamo che abbiamo ...
    ... finito anche la seconda bottiglia di bollicine. Poiché si tratta di un ristorante inserito all’interno di uno stupendo stabilimento balneare, decidiamo di prenderci il caffè e poi andare a sorseggiarci qualcosa in qualche angolo appartato, distesi comodamente su delle sdraio.
    
    Optiamo per un Pinot bianco fresco e chiedo al ristoratore quattro calici e un secchiello col ghiaccio. Pago il conto, anche quello dei nuovi amici nonostante insistessero per pagare loro, e ci incamminiamo verso una zona abbastanza distante dal ristorante, a strapiombo sul mare e illuminata solo dalle stelle, dalla luna e da qualche bagliore di luce lontana proveniente dal ristorante e dai vialetti che percorrono l’intero stabilimento balneare immerso totalmente tra la vegetazione. Prendiamo quattro sdraio, verso il vino e ci mettiamo comodi. Le donne si posizionano una accanto all’altra e iniziano a parlare fra loro come fossero vecchie amiche. Stessa cosa facciamo noi maschietti.
    
    Eravamo presi dalle nostre chiacchiere quando una voce fende il buio e ci fa sobbalzare:
    
    “Mi scusi dottore, noi chiudiamo... lei si trattiene ancora?”
    
    Mi volto e vedo il ristoratore.
    
    “Scusa non ti avevamo sentito, eravamo presi dai nostri discorsi.”
    
    Guardo l’orologio, mezzanotte e mezza.
    
    “Si, ci fermiamo ancora una mezz’ora, grazie di tutto.”
    
    “Buonanotte dottore, buonanotte signora, buonanotte signori.”
    
    Lo salutiamo e lui sparisce nel buio della notte. Poco dopo sentiamo una macchina mettersi in moto, ...
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