Perso
Data: 07/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Stemmy, Fonte: EroticiRacconti
... scendere sulla coscia e usandola per sollevarle il vestito fino ai fianchi, poi le alzai il più possibile la gamba.
Laura era completamente abbandonata, si stava fidando di me.
Con la sua gamba leggermente sollevata potevo manovrare meglio, le sue parti intime erano più accessibili così affondai il colpo. Infilai tre dita fra le sue mutande e raggiunsi il centro del suo piacere.
Aveva labbra sottili ed appena accennate, era talmente bagnata che riuscii a farle scorrere delicatamente senza resistenza.
Aumentò l’intensità dei suoi gemiti, ad ogni passaggio sul clitoride il suo piacere aumentava, sembrava quasi senza fine.
La testa attorniata da una massa voluminosa di capelli biondi spingeva contro il mio petto, ad ogni passaggio delle dita sul clitoride un gemito sempre più intenso.
Stavo facendo fatica a reggere il suo imminente orgasmo, così la sollevai completamente girandomi contro la vetrata, ora ero messo meglio e la nuova posizione le aveva allargato ancora di più le cosce, senza volerlo le dita affondarono nelle sue parti intime, come se fossero di burro. Era talmente bagnata che le colavano gocce di umori sulle sue cosce e fra la mia mano.
Completamente sollevata da terra raggiunse un potentissimo orgasmo, che riuscii a reggere solo grazie alla vetrata alle mie spalle.
Smisi di sfregarle il clitoride e la ressi per le cosce con entrambe le mani, il suo corpo si stava lentamente calmando dagli spasmi provocati dall’orgasmo.
Mi diressi in ...
... camera da letto, lei era molto leggera ed io per fortuna molto in forma, così la girai prendendola in braccio con una mano sotto alle spalle ed una sotto alle gambe. Mi cinse il collo con le braccia, affondando il viso nel petto, come per nascondere la vergogna o l’imbarazzo per quello che era successo.
Mi stava piacendo sempre di più, così salì con lei in braccio le scale che conducevano al piano superiore in camera da letto. Aprìì con un piede la porta della stanza, entrai e l’adagiai sul letto.
Si mise distesa sulla schiena guardandomi slacciare la cravatta.
La guardai fissa negli occhi mentre mi tolsi la giacca e la camicia. Mi fermai, ancora non potevo credere che stava accadendo. Laura si alzò e voltandosi con la schiena verso di me iniziò a slacciare la zip posteriore, quasi invisibile, del suo vestito. Lo fece scivolare ai suoi piedi, si voltò e scavalcandolo si strinse ancora a me.
Feci in tempo a vedere il colore della sua biancheria intima poco prima che ricominciammo a baciarci.
Mutande e reggiseno erano coordinati e color ecrù, mai visto niente di più bello o forse ero talmente preso che tutto di lei sembrava super.
Le slacciai il reggiseno, portava una quarta abbondante, non avendo avuto gravidanze il seno era ancora sodo. Buttai il reggiseno sul letto.
Volevo avere la mia parte, dopo che le avevo procurato un orgasmo, anch’io volevo sfogare la mia passione per lei con un orgasmo, ormai era incontenibile e prossimo ad esplodere.
Le presi una ...