Perso
Data: 07/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Stemmy, Fonte: EroticiRacconti
... vetrata, mi alzai e la raggiunsi. La sovrastavo di almeno trenta centimetri lei era alta poco più di un metro e sessanta, ma sembrava più alta perchè indossava i tacchi.
Mentre mi avvicinavo mi guardai all’altezza della cerniera dei pantaloni, era gonfio e duro e non poteva non vedersi.
Le presi le spalle, le feci scorrere le mani sulle braccia, in quel momento si voltò.
Ci guardammo negli occhi, le presi il volto e ci baciammo. La voglia di lei era alle stelle, mi trattenni baciandola lentamente, non volevo “farla fuggire”. Aveva una lingua piccola, la sentivo appena. Quando iniziai a baciarla più profondamente la sentii sciogliersi abbandonandosi completamente alle mie braccia.
L’appoggiai delicatamente alla vetrata, continuando a baciarla. Le sue mani mi attirarono contro di lei. Lo appoggiai con tutto il mio peso, sopra la sua pancia. Aprii gli occhi e lei fece lo stesso, abbassò una mano sulla mia pancia facendola scorrere fino al mio pene in erezione, costretto dentro ai pantaloni. La sua espressione era seria ma stupita, la mia erezione divenne ancora più potente. Come mi capitava spesso le donne si stupivano della grandezza del mio pene. La sua mano, piccola e delicata, si posò all’inizio del rigonfiamento e lo percorse fino al cavallo.
-Non è finto- Le dissi
-E’ l’effetto che mi fai-
Ripresi a baciarla, schiacciandole la mano contro il pene in erezione. La sentii abbandonarsi.
Mi staccai e la girai verso la vetrata, una mano contro la ...
... pancia per attirarla ancora contro al mio pene in erezione e l’altra sul vestito all’altezza del seno.
Appoggiandole le labbra sul collo inizia a palparle il seno. Profumava, di non so cosa, ma era il profumo più inebriante che avessi mai sentito.
Feci scivolare la mano dalla pancia sulle cosce, fino a sentirle la pelle poco sopra al ginocchio.
Prima d’iniziare la risalita verso le sue parti intime pronunciai a bassa voce il suo nome, come per chiederle il permesso.
-SIIII- Fù la risposta mentre il battito impazzito del suo cuore rimbombava sulla mano che le cingeva il seno sinistro.
Iniziai a salire con la mano, lentamente, fino ad incontrare il bordo del vestito.
Non ero mai stato così tanto eccitato come in quel momento, nelle orecchie sentivo rimbombare il battito del mio cuore sembrava quasi entrato in risonanza con il suo. Volevo prolungare all’infinito quel momento magico, il coronamento di un sogno.
Salii, con la mano fin sotto alla gonna del vestito, a ridosso delle mutandine.
Stava ansimando, lo voleva forse più di me.
L’intimo era completamente bagnato, appena lo sfiorai sentii Laura gemere
La vidi spalancare la bocca e formare una macchia di condensa contro la vetrata.
Appoggiai il dito medio sulle sue parti intime, immediatamente allargò le gambe così da agevolare la mia azione.
Ero come un toro furioso nell’arena, un toro che carica a testa bassa il torero mentre sventola un drappo rosso.
Mi aiutai con l’altra mano, facendola ...