1. Animali fantastici 2 - a casa del magazziniere


    Data: 06/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Seligman, Fonte: Annunci69

    ... una sensazione particolare, pervasiva. Questa volta non glielo prendo in bocca, lo voglio subito dentro. Mi lubrifico il buco, srotolo un preservativo e glielo faccio indossare, poi lubrifico bene anche il membro. Gli dico di lasciar fare a me in questa prima fase. Preferisco guidare io la prima penetrazione per abituarmi al pene. Mi ci siedo sopra, lo tengo fermo alla base e lo dirigo verso il buco. Sento la cappella calda appoggiarsi, una scossetta mi arriva alla testa. Spingo contro il pene per farlo entrare un po’. Mi fa un po’ male, lo faccio uscire. Riapplico altro lubrificante. Poi riprovo, questa volta entra un po’ di più, ma il buco è ancora un po’ stretto. Tolgo, altro gel e si riparte. Questa volta voglio superare il leggero dolore iniziale e lo faccio entrare di più. Mi fermo, lo tengo dentro, sento il cazzo duro contro le pareti del mio ano. Resto fermo per qualche istante finché, come tutte le volte, sento il mio ano rilassarsi e accettare il membro. Vado lentamente su e giù, sento il cazzo tutto dentro e inizio a provare piacere. La sensazione è unica, meravigliosa: lo sento scorrere dentro di me, duro e caldo, e dal mio ano si diffondono fremiti di piacere, un piacere diverso, più esteso, più diffuso, non paragonabile a quello che si prova da attivi, attraverso un coito orale o la penetrazione, che è un piacere certamente intenso ma più localizzato, meno totale, almeno per la mia esperienza. Guardo il maschio godere della penetrazione, ha il viso leggermente ...
    ... arrossato, e quando vario gli affondi sul suo membro non riesce a trattenere sospiri di piacere.
    
    «Che bel culo caldo e accogliente - mi fa – adesso mettiti a pecorina che voglio scoparti per bene».
    
    Estraggo il pene e mi metto in posizione, rivolto verso uno specchio che inquadra tutta la scena. Lui si posiziona dietro di me e me lo spinge dentro. Mi scappa un gemito di piacere. Sento il suo cazzo arrivare fino in fondo, un carnoso, duro, caldo randello di 18 centimetri e largo il giusto per far sentire la sua forza. Sono abituato a trastullarmi con un dildo di 15 centimetri e la differenza si sente. I centimetri in più toccano in me punti inesplorati, regalandomi nuove sensazioni di piacere. Lui inizia a muoversi a ritmo variabile, ora più lento ora più rapido. Mi affonda il cazzo in profondità e lo tiene lì, fermo, immobile.
    
    «Lo senti il cazzo? Ti piace?», mi chiede, certo della risposta.
    
    «Sì, sì, mi piace, è bellissimo», gli sussurro.
    
    Si mette seduto sulle ginocchia e mi fa di nuovo impalare sul suo cazzo, questa volta titillandomi i capezzoli con la punta delle dita. La stimolazione anale combinata a quella dei capezzoli è travolgente: mi sento pervaso di piacere, i miei sensi sono come amplificati. Sento il cazzo rovistarmi l’ano, scandagliarlo, percorrerlo incessantemente, stringo ritmicamente le pareti per premerle contro il pene e sentirlo ancora di più, lui ruota il bacino per colpirmi anche ai lati.
    
    Mi rimette a pecorina e riprende a fottermi con ...