Convergenze letterarie
Data: 05/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti
... il contrario. Forse entrambi ripetiamo lo stesso gesto. La distanza tra i i corpi si riduce, fino ad annullarsi. Posso sentire la pelle calda di lei, la morbidezza dei suoi seni appoggiati al mio petto. Il pube che preme sulla mia erezione. Il mondo virtuale si è dissolto, unico nascondiglio la nebbia che ci avvolge. Protegge il nostro incontro. Ci lascia nudi allo sguardo dell’altro. Le labbra si sfiorano. Poi si appoggiano. Infine si aprono. Due mondi che si conoscono. Si esplorano a vicenda, cercandosi. Sapori nuovi che si fondono.
I gesti ripercorrono i racconti. Ci dipingiamo con le mani, le stoffe cadono, siamo spettatori al di la della vetrina, sonnambuli. Siamo i lavavetri, i corpi a sfiorare la plastica, apparizioni fugaci prima di scomparire nuovamente nella bruma calda. Diventa Cleopatra, il calore dell’acqua e il suo fluire a ricordare le notti sul Nilo. Assaggiamo i nostri corpi, perdiamo i confini e la nozione del tempo. È la donna del treno, distesa sul fondo del Sand Creek, la prima sul prato in montagna, siamo insieme sul bus. Ci inondiamo a vicenda, fino ad esaurirci.
Sfiniti ci guardiamo. Chiude l’acqua, ci asciughiamo l’un la’ltra prolungando il contatto. Apro la porta del box, osservando cauto. Usciamo e ci rivestiamo. Torniamo nei nostri panni abituali prima di uscire dallo spogliatoio e prendere la via del parcheggio esterno.
Ci accoglie la notte. La luna ci osserva, discreta e benigna spettatrice. Ci dirigiamo alle nostre auto, in silenzio. Assorti in mille pensieri. I corpi scossi da quanto provato. Ci guardiamo ancora una volta. Domani torneremo scrittori, Yuba e Pablo.
Ora siamo noi, nascosti dalla notte senza poter più nasconderci.