1. Convergenze letterarie


    Data: 05/11/2018, Categorie: Etero Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... divisa. Forse è meglio una doccia. Ho ancora un po’ di tempo, perché no. Prendo l’asciugamano che tengo nell’armadietto, mi tolgo tutto ed entro nel locale docce, attiguo allo spogliatoio. A quest’ora ci sono solo io, tutti i colleghi del pomeriggio se ne sono andati da tempo.
    
    Apro la porta e mi accoglie il suono dell’acqua scrosciante. Oh cazzo, qualcun altro si è attardato? Cerco di pensare cosa sia meglio fare. L’ambiente è caldo, l’aria resa nebbiosa dai vapori che provengono dal box doccia. Strano però. L’odore del doccia schiuma mi sembra un po’ troppo dolce per un uomo. Sono ancora indeciso sul da farsi quando sulla parete di plexiglass ondulata un dito inizia a tracciare, lento, quasi metodico, delle lettere. Una alla volta.Y, seguita da U, poi B ed infine A. Resto impietrito. Le voci corrono più di quello che si creda. Voci di chi? Nessuno sapeva nulla, a parte lei e me. Io non ne ho fatto parola con nessuno. Ne avrà parlato con qualcuno in reparto? Comunque, questo doccia schiuma è davvero un po’ troppo dolce.
    
    Un pensiero mi attraversa. Se fosse lei? Nella doccia dico. Se avesse capito chi sono? Eppure sono stato attento. Almeno così credo. Se fosse lei? Sulla parete plastica vedo avvicinarsi una sagoma. I contorni deformati dall’acqua e dai disegni in rilievo. Sembra una donna. Forse mi sbaglio. Di certo mi sbaglio. Invece no. Appoggia il seno alla lamina, si vede chiaramente. Seni pieni. Deglutisco. Cazzo, è lei. E ora? Che faccio? Non riesco a formulare ...
    ... pensieri coerenti. Qualunque cosa avessi pensato di questo incontro si sta sgretolando.
    
    La porta del box si apre appena, lasciando fuoriuscire uno sbuffo di vapore leggero. Devo prendere una decisione. Mi avvicino un po’. Il fatto di esser nudo in questo momento non rientra nelle mie preoccupazioni. Forse dovrebbe. Voglio dire, no so chi sia e il nostro primo incontro avviene senza abiti addosso. Non dopo cena, come avviene di norma. No. Saltati convenevoli, subito nudi. A dire il vero non avevo pensato nemmeno ad una cena con seguito erotico. Solo un incontro. Ma sono, anzi siamo, qui. Ha forzato la mano, i tempi. Ora la palla è nel mio campo. Intendo giocarla.
    
    Giungo alla porta del box e lo apro. Mi investe il calore profumato del suo interno. La nebbiolina mi offusca per qualche secondo la vista. La vedo. Rimango bloccato. Non avrei mai pensato potesse essere lei. Non che non risponda alle descrizioni. Tutto veritiero. E’ una bella donna. Se ci avessi pensato con più attenzione lo avrei capito. Solo non pensavo potesse scrivere racconti erotici. D’altra parte chi direbbe che li scriva io? Pensa la faccia dei colleghi lo sapessero. Ora è li, nuda davanti a me. Il corpo solcato da rivoli d’acqua che scivolano sulle sue forme.
    
    Ci guardiamo per un momento. I suoi grandi occhi nocciola nei miei, verdi. Le mani si allungano appena, a sfiorarsi. Le dita si intrecciano. Restiamo muti. Le parole sono già state dette e scritte.
    
    Difficile dire se sia lei che mi attrae a sé o ...