1. La Mia Matrigna


    Data: 05/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    ... me mi prese la mano ed incominciò a leccarmela rapidamente, poi prese il mio cazzo in bocca e si riempì la bocca di quella calda delizia.
    
    Monica godeva molto con le labbra e la bocca, però io desideravo avere un rapporto completo e già immaginavo che sarebbe stato bellissimo.
    
    La sera del giorno successivo, avevamo tutti e due voglia, ma non sapevo come coinvolgerla in quelli che erano i miei desideri.
    
    Lei era seduta alla sua scrivania con il computer acceso e stava pensando, quando io rientrai a casa un po’ prima. La salutai e le chiesi se avesse ancora molto lavoro da svolgere, mi disse che aveva appena terminato. La baciai sulle labbra e poi dissi che le dovevo parlare. Rimase in silenzio perché non sapeva ciò che desideravo dirle.
    
    Mi avvicinai alla sua scrivania e guardando i suoi occhi penetranti, che quasi mi ipnotizzavano le dissi: “Tempo fa mi riferisti che in un rapporto non bisogna essere egoisti ma bisogna dare e avere. In me si è sviluppato un desiderio che solo tu puoi soddisfare. Accarezzo l’dea di fare sesso orale con te.” Lei incominciò quasi a tremare il suo respiro divenne quasi affannoso. Era una situazione nuova che avrebbe comunque dovuta affrontare in seguito.
    
    Mi rispose che ci doveva pensare e per il momento le cose rimanevano così.
    
    Io ero su di giri perché forse avevo intuito che era anche un suo desiderio, ma ciò avrebbe comportato un rapporto molto più intimo per entrambi.
    
    Le palpai il seno e le baciai le labbra, la sentii ...
    ... remissiva mi abbassai il pantalone e i boxer e mi avvicinai a lei, lei aprì la sua bocca, leccò il mio glande e poi mi guardò negli occhi. Mi stava comunicando che anche lei aveva lo stesso mio desiderio ma si doveva sbloccare. Incominciai ad andare avanti ed indietro nella sua bocca come se la volessi chiavare. Lei gemeva sommessamente, la sua saliva cominciò a gocciolare dagli angoli della sua bocca. Le mie mani le presero la testa mentre incominciai a muovermi con violenza, poi mi fermai un attimo, lei mi guardò speranzosa che continuassi, stavo per avere l’orgasmo, presi il mio cazzo in mano e spruzzai tutto il mio sperma sul suo viso e sul suo corpo. Le volevo lasciare quell'odore sulla pelle come fanno gli a****li per marcare un territorio. Lei era in ginocchio chiuse gli occhi ed aspettava che altri spruzzi le bagnassero le labbra. Mi leccò il cazzo e poi assaporò il liquido caldo che giaceva ancora sulle sue guance.
    
    Il mattino successivo a colazione, le rifeci la richiesta e lei con un sorriso mi rispose “Vedremo”. Era quasi un si ed ero molto felice.
    
    La sera decidemmo di uscire per andare in un ristorante molto carino. Prendemmo l’auto. Lei si era vestita con una gonna molto corta ed una camicetta a fantasia coperta da un leggero pulloverino. In macchina la gonna salì un po’ su e vidi le sue mutandine rosa lucido. Le misi la mano sulla coscia e l’accarezzai fino a raggiungere le mutandine, lei mi tirò giù la mano solo quando mi stavo distraendo dalla guida. Arrivammo ...
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