1. La Mia Matrigna


    Data: 05/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    ... bocca aperta. Ormai sapevo dove era il suo clitoride e lo accarezzavo con tanto amore, con tutto il talento di un amante esperto. Mi disse che non aveva mai avuto tanti orgasmi consecutivi che durassero anche così a lungo, ma soprattutto che erano stati i più belli della sua vita. Ora stava accasciata sulla sedia con le gambe ancora avvolte al mio collo. Quando mi guardò sorrise perché avevo il viso ricoperto dai suoi umori e con amore mi disse: “Ti amo e ti voglio succhiare il cazzo. Ti voglio succhiare tutto il succo delle tue palle. Vuoi che te lo succhi? Vuoi che ingoi tutto il tuo delizioso sperma? Dimmi, dimmi che vuoi essere succhiato fino a schizzarlo nella mia bocca!”- "Si” le risposi gemendo e mettendoglielo in bocca le ordinai: “Succhiamelo!”.
    
    Mi prese il pene nella sua bocca calda e umida, facendo dei rumori strani, quando me lo succhiò forte. Il mio cazzo pulsava in una maniera fremente per il carico di sperma che stava incominciando ad affluire lungo il mio cazzo. Lei si preparò questa volta orientando il mio cazzo per ricevere il primo schizzo in bocca e non in gola. Lo sperma incominciò a uscire con la stessa compressione delle pompe antincendio, riempendo subito la sua bocca. Subito lo ingoiò con gusto e si eccitò a guardarmi mentre avevo l’orgasmo. Mi succhiò fino all'ultima goccia preziosa. Poi crollai a terra esausto mentre lei ancora in ginocchio mi sorrideva. Sul suo viso non c’era nessuna goccia di sperma, aveva leccato tutto. Fu una notte che ...
    ... avremmo ricordato per sempre.
    
    Andammo avanti così per settimane, lei m’insegnava come si fa a portare al massimo godimento una donna. Mi mostrò come accarezzare e succhiare i seni e i punti più sensibili delle donne ed essere un amante tenero e premuroso. Io ero sempre attento a imparare tutto ciò che c’era da imparare. Entrambi sapevamo che la nostra relazione forse avrebbe avuto un futuro limitato ma eravamo tanto presi e innamorati.
    
    L’ultima settimana Monica ebbe problemi di lavoro e non avemmo nessun tipo di rapporto, era sabato e decidemmo di rimanere a casa per la cena. La sera si presentò nel salotto solo con l’accappatoio e con i capelli ancora umidi della doccia.
    
    Ci sedemmo sul pavimento e ci mettemmo a giocare a carte, lei mi guardava con uno sguardo affettuoso.
    
    Dopo un paio d’ore smettemmo. Aveva il viso affaticato era stanca, mi chiese di massaggiarle la schiena, l’aveva a pezzi. Si stese sul letto e si denudò, il mio massaggio la rilassò, mentre sentiva le mie mani che si muovevano sul petto mi sorrise e si appoggiò allo schienale del letto. Le massaggiai i seni come lei mi aveva insegnato, la sua carne era calda e morbida. Le presi i capezzoli fra le dita e glieli massaggiai delicatamente.
    
    Le sfuggì un gemito e strinse le gambe. Spensi la luce centrale della camera e rimasi accesa solo una luce morbida, mi avvicinai e le diedi un bacio. Mi spogliai anch'io. Ci scambiammo molte coccole, ma i baci erano sempre più appassionati. Lei mi sembrava sempre più ...
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