Notte brava
Data: 02/11/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69
E' da sei mesi che ci siamo lasciate,
o meglio , che lei mi ha dato il ben servito.
“Mi dispiace amore, ma la pulsione eterosessuale è tornata a prendere il sopravvento, mi sono innamorata di un uomo, vado con lui negli Stati Uniti, tra qualche settimana manderò qualcuno a prendere le mie cose. Cerca di perdonarmi.”
Con questo scarno biglietto si è congedata, e non l’ho mai più rivista.
I primi momenti sono stati di rabbia e disperazione, poi è subentrata la delusione e l’odio per la sua figura.
Ho preso le sue cose e le ho messe dentro ad alcuni scatoloni che ho riposto nel garage, quando sono venuti a ritirarli non li ho nemmeno fatti salire in casa.
Ho cancellato tutte le fotografie dal p.c e dal cellulare, il suo numero dalla rubrica, buttato nella spazzatura le fotografie di me e di lei appese alle pareti.
La mia intimità si è estinta, congelata, la vagina mi è diventata un corpo estraneo, per tutti questi mesi
ho soltanto pensato a lavorare, fare la spesa, accudire il gatto e riassettare la casa.
Nessuna lettura, film o ascolti musicali. Soltanto qualche visione serale di stupidi programmi televisivi,
dove fingono di cucinare, o di ristrutturare case.
Poi come dicono i vecchi maestri della conoscenza e del sapere, il corpo e soprattutto l’anima si auto ripara.
In me si sono rimessi in moto i meccanismi di auto protezione, le alchimie positive hanno sostituito quelle nefaste e cattive, mi è ritornato l’appetito, la voglia di fare e ...
... riscoprire le cose antiche.
Sono tornata a correre la sera dopo il lavoro, ho riacceso il giradischi, ripreso le letture interrotte sei mesi prima.
La svolta definitiva si è manifestata una sera, mentre tornavo dal lavoro. Guidavo e improvvisamente nel traffico della sera, mi ha superata una ragazza, alla guida di un grosso scooter.
L’immagine è durata qualche secondo, un piccolo casco bianco da cui scappavano fuori dei capelli neri, un lungo vestito scuro a fiori sotto ad un giubbotto di jeans tutto scolorito.
Il vestito svolazzante a tratti le scopriva le lunghe cosce affusolate, e lei con un gesto rapido le ricopriva,
quasi a non volersi far vedere.
Improvvisa la mia vagina si è risvegliata, dopo mesi di torpore e indifferenza a qualunque stimolo sessuale.
Con quell’immagine stampata nella mente sono corsa a casa, mi sono denudata e buttata sul letto, dove mi sono masturbata con tutta la foga e la voglia repressa che avevo in corpo.
Sono bastati pochi secondi, con la schiena inarcata verso l’alto, le cosce spalancate, e il palmo della mano
che sfregava rapido e impazzito contro il clitoride duro come un piccolo sasso marino, la vagina mi è esplosa come un cocomero quando viene colpito da una fucilata.
Poi ho continuato con calma, piccole carezze, sfregamenti leggeri, mi sono succhiata le dita e la mano bagnate dei miei umori, ho strizzato i capezzoli delle mie grosse tette, lentamente ho sentito che l’orgasmo rimontava, l’ho assecondato, l’ho ...