1. Mia moglie Laura. Cap. 9


    Data: 29/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: lucaxx, Fonte: RaccontiMilu

    ... ringraziata per questa specie di vestito che mi ha regalato!”, aggiunse con sarcasmo toccando con le dita la stoffa del miniabito che le lasciava scoperte le cosce.“… e Alberto?” le chiesi dopo un po’.“Cosa?”, rispose lei.“Ti ha detto qualche cosa?”, volli sapere.Laura non rispose e la macchina ripiombò nel silenzio.Non riuscivo a interpretare il silenzio di mia moglie e la cosa mi disorientava.
    
    La mia testa era una tempesta di pensieri… su di lei, su di me, sue quello che era successo, su Alberto e Daniela… Ma non riuscivo a parlare.Rividi mia moglie su quel palco, nuda esibita… e poi in ginocchio davanti a quel vecchio. Torrenti impetuosi di sensazioni, di emozioni mi scuotevano.Mi accorsi di avere una potente erezione, e me ne vergognai. Ma in quel momento volevo mia moglie, desideravo possederla lì, subito.
    
    Arrivati davanti al nostro condominio, aprii il cancello automatico e scesi lungo le rampe che portavano ai garage.Parcheggiai la macchina nel box stretto, mentre Laura mi aspettava fuori.“Se mi vedesse qualcuno… conciata così!”, disse mentre richiudevo la saracinesca.“Bè… questa sera ti sei lasciata vedere da parecchie persone molto peggio di così”, le risposi in tono secco.Laura mi fissò risentita, senza dire nulla. Poi si avviò lungo il corridoio verso la porta che dava nel locale ascensore.Non avrei dovuto rinfacciargli quello che era capitato, e mi pentii. Ma ero ancora confuso.La vedevo da dietro ancheggiare suo malgrado su quei tacchi alti, mentre ...
    ... aumentava il passo per paura di essere vista da qualcuno. La schiena completamente scoperta, con quel vestito stretto che a malapena le copriva le cosce.Certo che se un nostro vicino fosse sbucato in quel momento non so cosa avrebbe potuto pensare di lei…
    
    Una volta dentro, mentre chiamavo l’ascensore, le dissi quasi in tono di scusa: “Comunque a quest’ora i nostri vicini sono a dormire da un pezzo, stai tranquilla…”Laura mi fissò con le lacrime agli occhi, poi mi abbracciò stringendosi al collo.Sentii di nuovo il suo profumo sensuale e il desiderio esplose violento in me.Le baciai il collo mentre la spingevo al muro, il mio corpo premuto contro il suo, la mia mano sulla sua coscia.“Fermo… che fai…” sussurrò lei.Ero come in trance, con la mano le sollevai il vestito fino a scoprirla completamente.Era nuda sotto, non le avevano lasciato indossare nemmeno il perizoma, e la cosa mi eccitò maggiormente.La mia mano si insinuò nervosa tra le cosce, risalendo sino alla figa completamente scoperta.“No… fermo…”, protestò lei, “può uscire qualcuno dall’ascensore…”Incurante continuai a baciarla. Le misi la lingua in bocca, con durezza, mentre un dito strisciò in mezzo alla sua bella fessurina. Era bagnata. La cosa mi sorprese, ma non fece che amplificare la mia voglia.
    
    Continuai a palparla quando il suono dell’ascensore che si apriva mi fece bloccare per un istante.All’interno, solo la tenue luce del neon.La presi per un braccio e la feci voltare verso l’ascensore. Lo specchio rifletteva ...
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