1. Mia moglie Laura. Cap. 9


    Data: 29/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: lucaxx, Fonte: RaccontiMilu

    Mi guardai attorno, disorientato.Avevo appena visto mia moglie prenderlo in bocca da due sconosciuti, davanti ad altri sconosciuti in un volgare locale notturno alla periferia della nostra città.Non riuscivo quasi a crederci, non poteva essere successo davvero. Eppure provavo un misto di eccitazione e gelosia e la sensazione mi scuoteva le viscere.
    
    Mentre questi pensieri mi tormentavano, mi accorsi che la saletta si era lentamente svuotata. Anche la musica di sottofondo si era smorzata, lasciando l’ambiente vuoto e silenzioso.Rimasto solo, mi allontanai anche io, deciso a ritrovare mia moglie.La chiamai subito sul cellulare, che dava segnale libero. Ma non ricevetti risposta.Ripercorsi allora i vari corridoi e ispezionai le numerose salette, inutilmente.Infine varcai la porta che separava quella zona del locale dalle altre sale.
    
    La musica da questa parte era assordante, ragazze poco vestite e uomini di tutte le età affollavano la pista da ballo e gli ambienti circostanti.Dopo essermi aggirato per circa 20 minuti, finalmente vidi Laura vicino al bar.Era seduta ad un tavolino e aveva lo sguardo basso.Mi avvicinai a lei che si alzò, e senza dirci una parola ci abbracciammo.
    
    Notai che indossava lo stesso abbigliamento che le aveva procurato Daniela. Su quei tacchi a spillo arrivava quasi alla mia altezza.Il miniabito rosso in tessuto elasticizzato si sollevò quando si alzò dalla sedia, lasciandole abbondantemente scoperte le cosce fasciate dalle calze velate di color ...
    ... nero. Quando se ne accorse si staccò da me e con un certo impaccio cercò di stirarsi verso il basso l’orlo del vestito.Nel piegarsi leggermente in avanti per compiere quell’operazione non potei fare a meno di notare il profondo decolleté del vestito che le lasciava scoperto buona parte del seno.Non le avevano fatto indossare il reggiseno. Distrattamente mi domandai se sotto indossasse almeno quel perizoma nero che le avevo visto prima.Il trucco, sfatto dopo quella notte delirante, era ritoccato alla buona. Sulle labbra resisteva tenace quel volgare rossetto rosso fuoco.Anche il profumo non era il suo. Questo che aleggiava attorno a lei era intenso, sensuale e copriva il sudore della pelle e l’odore lasciatole addosso da quegli uomini.“Andiamo via”, mi sussurrò. E così, prendendola per mano l’accompagnai fuori dal locale.
    
    Saliti in macchina vidi Laura scostarsi i capelli dal collo.“Mi aiuti a slacciarlo, per favore?”, mi disse indicandomi il collare che aveva ancora addosso.Armeggiai un po’ con il meccanismo a clip della chiusura e alla fine riuscii a slacciarlo.Una volta tolto, lo prese e lo infilò con stizza nella borsetta.A quell’ora di notte, la strada scorreva libera e silenziosa.Laura non aveva voglia di parlare. La testa voltata verso il finestrino, lo sguardo distante.“I tuoi vestiti?”, le chiesi a un certo punto.“Non lo so…”, mi rispose dopo un attimo di esitazione. “Glieli ho chiesti, ma mi hanno detto che avrei dovuto tenermi questi…”“Daniela ha voluto anche essere ...
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