1. Elsa capitolo 2


    Data: 29/10/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: lecap, Fonte: Annunci69

    ... sfiorava le sue spalle e soprattutto la sua coscia tonica quasi inavvertitamente a contatto con la sua, procurarono a Elsa un lieve turbamento tanto che fu scossa da un brivido improvviso.
    
    Gaston, interpretò il suo fremito come se avesse freddo:
    
    “Temo tu sia intirizzita. Forse senti l’umidità della sera e stare in acqua anche se tiepida, non aiuta”
    
    Quindi alzatosi in piedi e scavalcato il bordo della vasca, porse la mano alla donna per aiutarla a uscire dall'acqua.
    
    Lei preferì lasciarlo nella sua opinione, vergognandosi nel svelargli che il fremito precedente non era dovuto al freddo. Lui cavallerescamente le mise un accappatoio sulle spalle e iniziò a frizionarla sulla schiena per scaldarla. Quando lui passò a frizionarle le braccia e le spalle, ponendosi di fronte a lei, Elsa per evitare di fissarlo negli occhi, volse lo sguardo in basso.
    
    Il cazzo dell’uomo, passata l’euforia dello spogliarello precedente, quando era uscito dalla vasca, era a riposo, mentre adesso iniziava nuovamente a prendere vigore anche se non completamente duro.
    
    Accortosi del fatto, Gaston cercò di scusarsi, mantenendo un tono allegro:
    
    “Mi spiace per la maleducazione del mio pisello. Non sa mai come ci si comporta davanti a una signora”
    
    Forse per la serata vestita in modo così sexy, forse per gli sguardi ammirati degli uomini al ristorante e mentre passeggiavano, o magari per l’abbondante champagne bevuto finora e per le effusioni di Clairie e Mauro, Elsa si stupì delle sue ...
    ... stesse parole e dei propri gesti, mentre rispondeva al francese sull’argomento del suo pisello irrequieto:
    
    “Poverino. Non è affatto maleducato e anzi, è il contrario. Vedi? Si alza in piedi se c’è una signora”
    
    Mentre profferiva quelle parole, impugnò delicatamente il cazzo che quasi istantaneamente si indurì mostrando tutta la sua possenza.
    
    Elsa si chinò fino ad appoggiare un ginocchio a terra e avvicinò il visto alla verga pulsante. Non aveva mai visto un cazzo così grosso. Quelli di Mauro e di suo marito erano di dimensioni più che soddisfacenti, ma il cazzo di Gaston era notevolmente oltre la media.
    
    Baciò delicatamente la cappella e quindi passò la lingua più volte lungo tutta l’asta finché, dischiuse le labbra, ne accolse buona parte dentro la sua bocca. Fu un pompino delicato e notò che Gaston, pur poggiando i palmi delle mani sulla sua testa, non le premeva per consigliarle movimenti e velocità. Lui le lasciava qualunque decisione di come e cosa fare mentre si occupava del suo cazzo.
    
    Mentre con una mane gli carezzava lo scroto, notò inoltre come anche le sua palle fossero piuttosto voluminose e quasi che il francese avesse intuito le sue considerazioni, la sua voce la raggiunse:
    
    “Non ho problemi a venire più volte in breve termine. L’unico mio limite è che la prima volta, non riesco a durare molto”
    
    Quasi un paio di minuti dopo, infatti, la sua voce la informò cortesemente, in modo che si potesse regolare come preferiva:
    
    “Attenta, piccola, temo di ...
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