1. Io e mamma


    Data: 29/10/2018, Categorie: Anale Tabù Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... magari anche nel culo.
    
    Dillo, dillo a mamma quello che le vorresti fare.
    
    Ma io non glielo potevo dire perché ero inginocchiato a terra, davanti al tavolo, con il viso affondato tra le sue cosce spalancate intento a farmi una leccata di figa come non mi ero mai fatto prima.
    
    Non era certo la prima figa che leccavo, ma nessuna era mai stata così carnosa, così saporita e così sugosa. La feci venire succhiandole il clitoride, un piccolo cazzetto duro che le lavorai a lungo con la lingua e con le labbra. Dovette mordersi le mani per non urlare dal piacere e quando mi rialzai da terra e salii anch'io sul tavolo di cucina lei divaricò le cosce e mi accolse dentro di se.
    
    Mettilo, mi disse stringendomi a se, mettilo a mamma che ne ha tanta voglia.
    
    E io glielo misi, glielo misi fino ai coglioni sprofondando più che potevo dentro di lei. Glielo misi in tutte le maniere e in tutte le posizioni.
    
    Con mamma puoi fare quello che vuoi, mi rispose quando le domandai se potevo metterglielo anche nel culo, e per dimostrarmi la veridicità della sua impegnativa affermazione si sistemò a pecora con il culo ben proteso verso l'alto ed il buchetto rosa che mi occhieggiava invitante.
    
    Il babbo, o chi per lui, doveva averla percorsa parecchie volte quella via, dal momento che mi ci infilai senza nessuno sforzo con un solo colpo di reni, fino a quando non sentii i coglioni sbattere contro le sue belle chiappone.
    
    Aggrappato alle sue spalle mi piazzai praticamente sopra di lei e ...
    ... me la inculai a lungo scorrendo veloce nei suoi sfinteri caldi e lisci, che mi avvolgevano il cazzo come un guanto di seta.
    
    Credo che ti sborrerò nel culo, le dissi quando mi accorsi che ero sul punto di venire.
    
    Sborra dove vuoi, piccolo di mamma, l'importante è che tu ti faccia una bella sborrata e che goda tanto.
    
    Ero infoiato come una bestia selvaggia, e gli ultimi colpi che le assestai furono davvero violenti, tanto che le domandai se le stessi facendo troppo male.
    
    Non ti preoccupare, mi rispose, fatti un bella cavalcata e non darti pensiero per me. Mi piace sentirti affondare con tutto quel vigore nel mio culo, mi piace sentire come me lo rompi.
    
    Ormai le ero letteralmente montato in groppa e sembrava che me la stessi davvero cavalcando. Sentivo i coglioni ribollire e la sborra montare. Avrei voluto affondare più in profondità nel suo culo ma ero già a fine corsa, il mio pube era a contatto con le sue chiappe.
    
    Mollandole dei tremendi schiaffoni sulle chiappe, sulla schiena e sul viso mi lasciai finalmente andare e sentii la sborra fluire a fiotti dai miei lombi ed allagare i suoi sfinteri.
    
    Sto sborrando, mamma, sto sborrando, ti sto sborrando nel culo come a una troia.
    
    Sborra, piccolo di mamma, sborra tanto, fammi sentire come mi riempi il culo.
    
    Glielo riempii il culo, glielo riempii talmente che quando sfilai il cazzo gocciolante e ancora discretamente duro dovette correre al cesso per svuotarsi gli sfinteri.
    
    Prima di darci la buonanotte e ...
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