1. Non hai vinto, ritenta.


    Data: 28/10/2018, Categorie: Lesbo Tabù Voyeur Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    ... alla mia nuda consorte trentottenne. E io ho appena leccato quella figa e quel buco del culo pelosi, cercando la posizione che meglio le garantisse la visione della mia lingua che faceva dentro e fuori dal suo culo.
    
    Lei guarda Afrodite. Sospira. mette le mani conserte, incrociando le avambraccia davanti al seno maestoso.
    
    Quanto ho venerato il corpo di quella donna.
    
    Quanto ne ho adorato il profumo.
    
    L'ho visto cambiare inesorabilmente nel tempo, continuando ad adorarlo, continuando ad annusarlo, godendolo ogni giorno, perché era la cosa più preziosa che mi fosse mai capitata.
    
    Io, potevo sentire il profumo di quella figa.
    
    Io, potevo sentire il profumo di quel buco di culo.
    
    Io, potevo leccare quelle ascelle e quasi venirmi nelle mutande per la goduria che farlo mi dava.
    
    Io ho scoperto di non essere l'unico, a potersi godere quei sapori, a poter inspirare quei profumi
    
    Io ho scoperto che mia moglie aveva il bisogno di farsi annusare ed assaggiare la figa e il culo da altri. Che non le bastava il mio naso, non le era sufficiente la mia lingua.
    
    Io ho letto le chat, ho visto i filmati. Di nascosto. E di nascosto mi ci sono masturbato, con quei filmati, perché se vedere mia moglie che si scopava altri mi aveva spezzato il cuore, guardare il suo corpo fremente sotto i colpi di cazzo altrui era stato dolorosamente delizioso, masochisticamente esaltante. Sentirsi morire e avere il cazzo duro come il legno. Guardala godere ed odiarla, ma tirarlo fuori e ...
    ... menarselo.
    
    Così un giorno le ho detto che capivo quel suo bisogno. Lo capivo. Le ho detto che sono in grado di distinguere l'amore dal sesso, e di essere sicuro che lei è l'unica donna che io abbia mai amato: ne ho scopate tante, di donne, prima di inciampare miracolosamente su di lei. Eppure quelle non le ho amate: le ho desiderate, le ho scopate, le ho leccate in ogni angolo, e mi sono goduto ogni momento, ma non le ho amate. Io ho amato lei, solo lei. Mai nessun'altra. Davvero. Non così. Perché il mio per lei è un amore folle, assoluto, inspiegabile.
    
    E il sapore di un'altra figa non lo avrebbe intaccato nemmeno un po'. Sarebbe stato solo il sapore di un'altra figa. Il sapore di un altro culo. La consistenza di altri capezzoli. L'odore di altre ascelle. Il sapore di un'altra saliva. Il profumo di altri capelli.
    
    Quindi poteva venire con me da una puttana che avrebbe scelto lei, farmici scopare senza mai togliermi gli occhi di dosso, e provare sulla sua pelle quel che io avevo provato guardandola scopare con altri. Vedendola venire con altri. Sentendola godere con altri.
    
    Non la volevo punire.
    
    Non volevo, per la prima volta nella storia del nostro rapporto, essere quello che mette condizioni.
    
    Ma le ho detto che se non lo avesse permesso di gustare altri frutti, così come aveva fatto lei, io l''avrei lasciata.
    
    Che me ne sarei andato.
    
    Che avrei tolto l'incomodo.
    
    Che me ne sarei tornato in Italia.
    
    Perché io potevo capire e perdonare.
    
    Ma pretendevo ...