Non hai vinto, ritenta.
Data: 28/10/2018,
Categorie:
Lesbo
Tabù
Voyeur
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
Mia moglie sta sulla soglia della porta che mette in comunicazione il salotto e la camera della suite che ha scelto in questo riservato - e carissimo - hotel giapponese. Sta ferma, rigida, corrucciata, ed osserva.
Lo so, che non le va.
Lo so, che non le piace.
lo so.
Ma io voglio che stia a guardare mentre questa sconosciuta mi lecca il cazzo. E voglio guardarla, mentre questa sconosciuta mi lecca il cazzo.
Mia moglie è bionda, alta: sfiora il metro e ottanta. Quando indossa i tacchi è più alta di me. Occhi verdi, labbra carnose e rosee: due nonni norvegesi, uno francese, uno svizzero. Denti perfetti. Seno generoso, una quinta misura dai capezzoli rosei e grossi come nocciole capace di ipnotizzare chiunque. Addome morbido, candido, convesso: la fossetta dell'ombelico sprofonda tra due delicate pieghe cutanee. Inguine meticolosamente depilato, grandi lebbra carnose, piccole labbra arricciate e rosee che sbocciano come un fiore asimmetrico da sotto il suo piccolo clitoride. L'ano di mia moglie al momento non si vede, ma io so che aspetto ha: è quasi roseo, dai margini definiti, una serie di minuscole pieghe di mucosa si irraggiano dal centro alla periferia. Ed è meraviglioso leccarlo.
La sconosciuta, invece, è piccola, bruna. Un essere umano affascinante, nelle cui vene scorre sangue che arriva in parte dall'Africa centrale, in parte dal Giappone, in parte dalla Corea, in parte dall'India. Quattro nonni, quattro radici diverse. Occhi neri. Ascelle ed inguine ...
... non depilati: un cespuglio folto e compatto ricopre i suoi genitali bruni e carnosi, ed orna l'incavo delle sue ascelle. Culo scarno, nervoso, che sporge spigoloso da sopra un paio di cosce filiformi, dai piccoli muscoli guizzanti sotto la pelle bruna e tesa: un ciuffo di peli serici e neri spunta dalle sue natiche divaricate mentre carponi sul letto me lo succhia lentamente, ed io quel pacchetto di peli spessi e ancora umidi della mia stessa baca posso vederlo dallo specchio che ricopre mezza parete: mia moglie, grazie allo specchio, può goderselo da due diversi punti di vita, quel pacchetto di umidi peli. Il buco del culo della ragazza, lo so per averlo visto da vicino prima di mettermi a leccarlo, poco fa, è piccolo e marrone, compatto: ho fatto fatica ad infilarci dentro la lingua. Il sapore era stato sorprendentemente forte, follemente inebriante: glielo avrei mangiato. Ho dovuto contenermi e limitarmi a lavorarmelo ai bordi finché non mi si è spalancato sotto la lingua come un fiore improvvisamente sbocciato. Un buco di culo tonico, ma cedevole alla bisogna: i miglori.
La sconosciuta , impegnata a succhiarmi il cazzo, ciuccia guardandomi in faccia: occhi neri, naso aquilino. Quando apre la bocca le labbra mostrano dei denti candidi, dagli incisivi lievemente affastellati. Capelli neri, lisci, lucidi, legati alla nuca con un laccio di cuoio marrone. Non voglio andare per cliché, ma direi che i capelli sono giapponesi. Il culo è coreano. L'addome è indiano. E il seno è ...