Lo Squalo Cap. 1 - Collana Detective per caso
Data: 27/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti
... vita. Katia aveva fatto l’università in quella specializzazione.
Dopo di lei arrivò la morbida ed immensa Arianna, la morettona. Lei me lo prese tra quelle straordinarie tette che si ritrovava e il mio cazzo, che non è proprio piccolo, lì in mezzo si perse e si ritrovò a suo agio. Le due signore mi avevano lavorato divinamente senza dire una parola, poi si fecero da parte e arrivò Giovanna, la bionda, la più bella. Trascorsi tutto il pomeriggio sotto le grinfie di quelle tre. Solo alla fine Eva mi sciolse e dopo che le altre erano andate via scopammo.
Quelle tre donne me lo dovevano, qualche mese prima le avevo salvate da una triste fina, senza di me sarebbero finite, anzi Katia ci era già finita, in un brutto giro di prostituzione. Io non avevo chiesto assolutamente niente, ma gradii il loro regalo, soprattutto perché mi venne offerto da Eva e loro erano state felici di sdebitarsi in quel modo.
Rifacevo quel sogno almeno una volta al mese e inevitabilmente, quando Giovanna mi sussurrava – sei il mio toy boy – mi svegliavo e mi ritrovavo sudaticcio e arrapato nel letto, magari con Eva di lato. A volte ero tanto arrapato che le saltavo addosso, d’altra parte se facevo quel sogno era soprattutto colpa sua. Lei, per la verità, non se ne lamentava, a volte mi lasciava fare continuando praticamente a dormire, ma godendo, altre volte era più attiva e partecipe.
Successe anche questa volta, ma questa volta quella che stava a cavalcioni, cercando di darmi sollievo, su di ...
... me era Cinzia. La mammina della mia fidanzata.
Quando si accorse che mi ero svegliato mi chiese continuando ad andare su e giù. – Chi è? –
– Chi è chi? –
Feci l’asino, ma anche se mi riusciva bene, Cinzia, se voleva, era testarda.
- Quella di cui sei il toy boy? –
Indignato, ma prendendola per i fianchi e rivoltandola per metterla sotto di me, le risposi.
- Io fotto solo te e mia moglie. –
Dovevo essere stato convincente perché lei lasciò cadere il discorso e cominciò ad uggiolare. Ero arrapato e avevo in testa la bella Giovanna, lei, in effetti, era bella come Cinzia, quindi i miei fendenti erano molto profondi e Cinzia, ignara di quello che pensavo, godeva. In fondo era vero, a parte quella volta, le uniche donne che mi fottevo erano loro due: mamma e figlia.
Sì, avete capito bene, nei due anni trascorsi sono successe un po’ di cose. Nell’ordine, mi sono laureato in economia, ho trovato un lavoro e mi sono sposato con Eva continuando anche ad andare a letto con sua madre. Come si dice avevo preso due piccioni, anzi due piccioncine, con una fava, la mia.
Stavo scopando con la madre in un letto che non stava a casa sua, ma a Milano, dove mi trovavo per lavoro, l’appartamento l’aveva affittato la mia società per me.
Visto che ci dovevo rimanere per sei mesi la mia azienda aveva pensato che affittando un bilocale avrebbe risparmiato sulle spese d’albergo. A me stava bene, nell’affitto erano comprese anche le spese per le pulizie e potevo comunque ...