Cuck e mogliettina sottomessi
Data: 11/02/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... accaldata ed aveva sbottonato qualcuno dei bottoni alti, si intravedevano le piccole tette, ma svettavano ed il tutto mi eccitò. Ai piedi portava degli stivaletti con un tacco a spillo, ma basso. Sotto probabilmente indossava collant e normale biancheria. Mi porse la coppa di birra e prendendola le sfiorai le dita della mano. Fu come una scossa, indugiai e lei non si sottrasse. La guardai in profondità negli occhi, lei arrossì ed io diedi una bella sorsata. Poggiai il bicchiere sul tavolo e le passai il braccio dietro la schiena e l’attrassi a me. Era rigida e mi guardò smarrita, ma non disse bah, né si sottrasse. Mi chinai e la baciai sulle labbra, lievemente. Intanto la mia mano si spostò sulle natiche. Poi le mie labbra scesero sul collo e la baciai voluttuosamente. Lei mugolò. Ritornai alle sue labbra che si erano dischiuse e stavolta il bacio fu più intenso e penetrai con la lingua tra le sue labbra. Avvolsi la mia lingua sulla sua, le sue gambe cedettero e la trattenni in piedi. Le sfiorai il seno e sentii un capezzolo bello ritto, da sopra il vestito la toccai tra le gambe e sentii la sua eccitazione. Poi sentii altro, la chiave girare nella toppa. La lasciai con una pacca sul culo. Si girò verso le pentole ed io ripresi il bicchiere in mano e sorseggiai mentre Massimo entrava in cucina. A passo di carica, in quel momento era un marito geloso. Presi un’altra birra dal frigo e un bicchiere. – Andiamo in soggiorno – gli dissi ‘ e lasciamo lavorare in pace chi fa ...
... qualcosa. ‘ Decisi di non dirgli niente, non sapevo come l’avrebbe presa, nonostante tutti i proclami che in chat aveva manifestato, sapevo che ora aveva molti dubbi, glielo leggevo sul viso tirato. Valentina era una cuoca abile e la cena fu piacevole, sia io che lei facemmo finta che non fosse successo niente. Continuai a dar loro del tu e loro a me del lei, qualche capello bianco aiuta a mettere in soggezione. Gli aperitivi, le successive birre ed il vino contribuirono a creare un clima di convivialità ed a rilassare tutti. E verso le 22,30 li lasciai.
La mattina del lunedì dopo, in chat, Massimo mi chiese. Era sospettoso, ma negai tutto, – cosa vuoi che sia successo in quei pochi minuti in cui sei stato assente. – Lo avrebbe saputo quando avrei deciso io e comunque dopo che il delitto si fosse consumato ed ancora non eravamo neanche ai preliminari. Però volli il numero di telefono della moglie e lui me lo diede, contento e scontento allo stesso tempo. Voleva che succedesse ed al tempo stesso ne era spaventato, ma non mi poteva negare di voler ringraziare sua moglie direttamente per la cena.
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Koss99@Hotmail.it La chiamai nel primo pomeriggio quando sapevo che doveva essere libera da impegni. – Ti devo vedere! Quando? Da te o da me? ‘ – Sei pazzo – mi disse, forse era la prima volta che mi dava del tu, – chi ti ha dato il mio numero di telefono? ‘ – Tuo marito ‘ risposi, – gli ho detto che ...