Cuck e mogliettina sottomessi
Data: 11/02/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... intuii che potenzialmente poteva diventare molto calda e sexy. Chi lo sa? ‘ chi è questa? ‘ chiesi. ‘ Mia moglie ‘ rispose. ‘ e come mai mi mandi una foto di tua moglie nuda? ‘ – volevo sapere se le può interessare. ‘ Mi spiegò che nelle sue fantasie oltre che travestirsi, trasformarsi in femmina e sottomettersi ad un Padrone c’era anche quella di volere sua moglie schiava di un Master. Ormai avevo capito che Massimo era totalmente inaffidabile, ma quella figurina della moglie mi attirava e l’avrei fatta volentieri mia schiava. Gli risposi che se lui non mi interessava, sua moglie invece meritava la mia attenzione. Ma un’ora dopo dovetti arrendermi, il tipo aveva paura pure della sua ombra e non sarebbe mai riuscito ad organizzare quell’incontro a tre che gli avevo chiesto. In compenso mi mandò altre foto di sua moglie, in alcune era vestita, in altre era nuda. Purtroppo le iperboliche fantasie di Massimo erano pari alla sua inconcludenza. Gli dissi ‘ mi fai perdere tempo schiavo, lasciamo perdere. Ti ho detto quello che devi fare per farmela incontrare. Quindi non mi rompere i coglioni. Fatti sentire solo se sei in grado di organizzare qualcosa. ‘ Per un mese non mi tediò più. Dopo un mese, quando mi trovò collegato mi scrisse ‘ Sabato sono con mia moglie al centro commerciale, se si fa vedere gliela presento. ‘ Non fu semplice organizzare il tutto, un sacco di dettagli da concordare, a cominciare da dove ci eravamo conosciuti e tutto il resto. Comunque ...
... concordammo che tra le diciotto e le diciotto e quindici, dopo che lui e sua moglie avrebbero fatto spesa al supermercato, avrebbero preso un aperitivo al bar del centro commerciale e che io li avrei approcciati lì.
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Koss99@Hotmail.it Avevamo concordato una storia che poteva stare in piedi. Io ero un professionista che un po’ di tempo addietro avevo dato una consulenza alla sua azienda e che per qualche ora avevamo lavorato insieme. Era una storia un po’ ballerina non perché io non fossi un consulente, ma perché della azienda di Massimo non sapevo proprio niente, mi aveva detto solo come si chiamava il direttore tecnico che era la persona con cui avrei principalmente svolto il lavoro. Altre, tra cui Massimo, erano state coinvolte solo marginalmente e per poco tempo. Questo perché se la moglie avesse chiesto qualcosa su qualcuno, io avrei potuto tranquillamente rispondere che non l’avevo conosciuto. Quindi era richiesta un po’ di improvvisazione e di recitazione. Ero un po’ preoccupato per Massimo. Speriamo bene, pensai. Erano da poco passate le 18,15 quando stavo pensando ad una bufala ed invece li vidi comparire. Difficile pensare a quel trentacinquenne come una trav, era inverno ed era molto coperto, mentre Valentina, la moglie, era facilmente immaginabile come una sottomessa, ammesso che fossi riuscito a risvegliare una sessualità che in quel momento mi sembrava che lasciasse alquanto a ...