1. Io e mia sorella (xvi) - il matrimonio di perla


    Data: 25/10/2018, Categorie: Etero Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... nel cerchio anche noi testimoni…
    
    Ramona e Lucrezia, le sorelle dello sposo, le aprirono le natiche andando a cercare lo sfintere, una per volta la incularono con le loro fameliche lingue, e cominciarono a succhiare avidamente – prendendone ciascuna uno tra le labbra – i capezzoli della sposa: erano succhiate tremende, che ebbero per risultato quello di farla eccitare parecchio. Perla mugolava, e nel delirio dell’estasi disse:
    
    - “Ancora, vi pregoooo… Mi stanno esplodendo le tette… Voglio essere la vostra cagna”.
    
    Poi, le due maiale si sistemarono fianco a fianco, alle spalle della povera sposa, la fecero distendere supina, e con le loro braccia incrociate realizzarono una sorta di cuscino che accogliesse il capo di Perla.
    
    La sposa aprì le braccia tese, fino a portarle sopra la linea delle spalle, con le palme delle mani volte verso l'alto.
    
    Io e Giorgia la prendemmo per le caviglie e le divaricammo le gambe, in maniera tale da mettere in mostra la sua passerotta già vogliosa.
    
    Mi chinai, le strofinai vigorosamente il pube, e quindi – guardandola mutamente – gliela lappai con forza, massaggiandole il clitoride. Memore di tutte le volte che le avevo già riservato questo “servizietto”, Perla ebbe un intenso orgasmo, che la lubrificò oscenamente… Chiuse gli occhi, poi li riaprì e mi urlò:
    
    - “Siiiiiii… godooooooo… mi stai entrando dentro le budella…”.
    
    Lo disse, ritraendo le gambe fin sul petto, e tale reazione scatenò in me una sborrata che andò a bagnarle lo ...
    ... sfintere, così rimasto esposto.
    
    Allo stesso tempo, mia sorella andò a inginocchiarsi dinanzi ad Alessandro, e prese ad abbassargli la pelle del prepuzio, massaggiandogli anche i testicoli.
    
    Gli praticò un pompino dei suoi, e questa pratica fece si che tutta l'asta diventasse durissima...
    
    Vide che il glande iniziava a contrarsi e si fece da parte. Avrebbe voluto ricevere in premio quel succo denso di cui si era “nutrita” più volte, ma sapeva che quella notte non era per lei...
    
    Lo sposo, la afferrò per un braccio, le sorrise e le sussurrò, in modo che nessun altro potesse ascoltare:
    
    - “Sei stata fantastica, con un’altra sarei venuto, ma tu hai saputo portarmi fin sulla soglia del piacere…”.
    
    Ora, Alessandro era in mezzo alle gambe della moglie, mentre io e Giorgia ci disponemmo all'altezza dei fianchi di Perla: le aprimmo prima le grandi labbra e poi le piccole... Un penetrante profumo di fica andò a colmare le mie narici...
    
    Lo sposo non perse tempo, e scese nel ventre di sua moglie come una lama calda nel burro...
    
    Preparato sapientemente da mia sorella, gli bastarono pochi colpi decisi per scaricare nell’utero di Perla fino all’ultima goccia del suo seme:
    
    - “Ricevi il mio seme e fai nascere una nuova vita”, disse lui con tono sacrale.
    
    Lei, gemette di piacere, ma le cognate non se ne accorsero, impegnate com’erano in una lesbicata incredibile con Giorgia.
    
    Quando finalmente Alessandro si sollevò esausto, mia sorella lo sostituì tra le cosce fradice ...
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