311 – Francesca: Il mio book fotografico
Data: 25/10/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... aperta per le parole di Davide a cui crede. Il suo aspetto un po’ trasandato va in secondo piano; lei è ammaliata dalle parole dette con calma e con la cadenza di un vero amico che dice delle cose con sincerità e non da speculatore. Davide ha sciorinato cifre e situazioni e lei cerca di mettere in mente tutto. Stefano ne approfitta per avvicinarla e tenerla stretta a sé. “Beh, cosa ne pensi? Ti lascio tutto il tempo che vuoi, non ho bisogno di una risposta subito, ma appena puoi. Vedo che vai d’accordo con Stefano, lui sarà lì con te a seguirti e consigliarti” Quella proposta ha imbarazzato notevolmente Francesca la quale si è trovata in una situazione totalmente imprevista e non sa che decisione prendere ma non solo. Infatti è talmente confusa che non riesce a pensare ed allora trova una via di uscita a quell’impasse guardando suo orologio indossato nel polso sinistro come un bracciale di inox lucido. “Dio, devo tornare al lavoro!” Alzandosi dalla sedia si rende conto che sta tremando. Stefano la prende per la mano ed insieme vanno alla porta. Prima di aprirla lui sorride, Francesca e Stefano si avvicinano, si guardano intensamente negli occhi e d avviene qualcosa: si piegano leggermente in avanti quanto basta affinché le loro labbra si tocchino e restino bloccati ed uniti in un profondo e lungo bacio appassionato. Francesca non vorrebbe finire ma si allontana. “Chiamami, o meglio chiamami domani alla stessa ora” lei riesce farfugliare e Stefano apre la porta. Francesca non ...
... deve andare a lavorare ma va a casa e mentre ci si dirige a piedi cerca di capire cosa è successo. Infatti è stata la prima volta che ho baciato qualcuno in quel modo da quando si era fidanzata ed aveva promesso a sé stessa di farlo solo con Alberto, inceve ….. La sua mente è in subbuglio, sapendo che è tutto sbagliato, ma desidera di più, molto di più e così il pomeriggio scorre in una confusione mentale notevole mentre cammina per alcuni chilometri senza rendersi conto di dove stia andando. Quando torno a casa è come se fossi un automa tanto è stordita dalle foto che le sono state fatte, dal bacio dato a Stefano e dalle proposte allettanti che le sono state fatte. Quando entra Alberto è a casa e trova lo stesso rumore di sempre generato dalla TV, dalla musica della radio e dal rumore della lavatrice ma niente le impedisce dal ripensare a quello che è successo all’ora di pranzo. Preparo la cena per lei ed Alberto cercando di dissimulare il suo stato. Lui non fa caso e le chiede un anonimo e ripetitivo “com’è andata la giornata” La risposta è sempre la solita “Niente, tutto come al solito”. Le parole sono uscite dalla bocca senza tono, meccanicamente. A letto è andata per dormire, si sdraia ma non riesce a farlo perché tutto gira nella sua testa. Non le era mai successo che fosse in un marasma interiore senza uscita e senza che qualcuno la riportasse in stato di coscienza. A un certo punto decide che non ce la fa a reggere quell’uragano di sensazioni e pensieri, riesce solo a ...