1. 311 – Francesca: Il mio book fotografico


    Data: 25/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... brasiliana. Per tutto il pomeriggio non riesce a togliersi dalla testa la conversazione ed è trattenuta dal fatto che sarebbe andata con Manù la quale non si poteva permettere quella spesa ma è tentata di pagarle la seduta fotografica ma la voglia di incontrare da solo quel bell’uomo le fa venire voglie diverse e senza l’amica. Quella sera a casa prepara la cena e come al solito Alberto è in ritardo, quando lui si siedono a tavola e tra di loro ci sono poche parole. Dal viso si capisce che lui è stanchissimo e lei mi sente triste poi lui apre bocca per dire che nel weekend, con colleghi studio andrà a fare delle partite di tennis. “quindi sia sabato che domenica sei impegnato?” chiede lei. “Sì, credo di meritarmelo. In fin dei conti me li sono guadagnati quei due giorni, non ti pare?” A quel punto Francesca sbotta e si lascia andare come forse non era mai accaduto ed i due finiscono per avere un grosso bisticcio al punto che Francesca, per la rabbia, quasi prende il suo piatto e glielo lancia. Subito dopo corre in camera da letto e comincia a piangere sentendosi stanca di lui. Mentre è stesa sul letto con le lacrime agli occhi pensa a Stefano che le ha parlato dimostrandosi piuttosto carino, rivelando modi educati ed un sorriso sfacciato. Più pensava a lui e più diventava determinata a fare il servizio fotografico proposto ma sarebbe andata da sola per non rivelare le intenzioni seduttive a Manù. Alberto e lei si sono rivolti a malapena una parola quella notte e la mattina ...
    ... dopo. Mentre Francesca era seduta in ufficio e svolgeva le sue mansioni la testa vagava inesorabilmente verso la voglia di fare decisamente quel servizio fotografico ma non era ben decisa, intanto è arrivata l’ora del tè e subito dopo senza dirsi di essersi decisa ma guidata da una volontà più forte di lei, ha composto quel numero di telefono. “Buongiorno, sono Stefano ” si è sentita rispondere. “Ciao sono Francesca, non so se ti ricordi di me, di ieri. Ero seduta su una panchina con un’amica ….” “Oh, sì, certo! Come potrei dimenticare una ragazza così bella!?” “L’offerta che mi hai fatto, è ancora valida?” Mi dai i dettagli e mi spieghi tutto quello che devo fare? Dove dovrei presentarmi? Devo vestirmi in qualche modo e portarmi degli abiti oppure hai molti abiti da utilizzare? Devo truccarmi in qualche particolare modo oppure hai una truccatrice oppure ancora hai un posto dove posso truccarmi?” chiede Francesca tutto d’un fiato ed aggiunge che potrebbe essere disponibile il sabato seguente, quindi due giorni dopo. Quando gli dice quando lei potrà essere libera, lo sente sfogliare un’agenda ed infine dire “Nessun problema per sabato e le dà l’indirizzo. Suona il campanello se la porta è chiusa ed attedi che ti apra” Man mano che il giorno fatidico si avvicina, Francesca comincia a pentirsi della sua decisione e penso di richiamare per cancellare quell’appuntamento ma il giorno prima, venerdì pomeriggio, Stefano chiama per avere conferma, gli dice che sarà lì. Non dice niente ...
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