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311 – Francesca: Il mio book fotografico
Data: 25/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... slaccia il reggicalze mettendolo sul letto insieme alle calze. Si solleva e si avvicina allo specchio poggiando una mano sulle tette e l’altra tra le cosce. Infine chiude gli occhi e immagina Stefano. L’incantesimo si rompe quando la porta d’ingresso si chiude e quella è la fine del suo sogno ad occhi aperti. È Alberto che rientra. Lei si veste indossando in fretta dei leggings ed una maglia in maglia in modal ultralight con cashmere con scollo a barchetta e mettendo via con cura ciò che aveva indossato. Alberto nel rientrare accende la TV, il computer e la musica. Francesca scende nell’ampio soggiorno cucina e comincia a preparare la cena svolgendo anche delle semplici faccende domestiche ma la mente torna alle ore passate nello studio fotografico. Alberto fa ancora la faccia da offeso. È arrivato tardi e non ha fatto nessuna chiamata per far sapere che stava rientrando a casa, si è seduto poi a tavola aspettando la cena guardando a tratti la TV e mangiando bocconi di pane facendo finta di interessarsi a chissà cosa ma non dice una parola su come sta o come ha passato la giornata la sua compagna. Quell’atteggiamento di Alberto la mette a disagio e la fa sentire in colpa. L’aria di casa non cambia nei giorni seguenti ed esattamente fino al martedì seguente quando il telefono di Francesca squilla ma lei, pur non riconoscendo il numero, risponde e sente “Ciao!” É la voce di Stefano ed il mio cuore batte immediatamente più forte. “Puoi fare un salto in studio, ho pronto il tuo ...
... book fotografico e ho alcune notizie che potresti considerare e forse apprezzare” Gli dice che può fare un salto all’ora di pranzo durante la pausa di lavoro. Per tutta la mattina Francesca non fa altro che pensare al momento in cui andrà in pausa e cerca di fare in modo di non avere impedimenti che la possano trattenere al lavoro, in realtà già venti minuti prima stacca il telefono ed esce pensando di recuperare a fine giornata i minuti presi in anticipo. In quei fatidici venti minuti si sente come una ragazzina in attesa di aprire una sorpresa speciale. Quando arriva davanti alla porta dello studio fotografico, suona il campanello, sento Stefano che apre la porta ed appena lo vede lui le fa “Ciao Francesca! Entra” e lei nota un bel piacevole sorriso sul volto. Appena entra lui chiude la porta d’ingresso e si ritrovano uno di fronte all’altra e di nuovo lui la bacia sulle guance, questa volta più forte. Francesca si sente arrossire come una adolescente ingenua. “Entra, vieni e siediti! Posso offrirti un drink, tè, caffè o qualcosa di più forte?” “Bevo un vino bianco, per favore” le esce inaspettatamente sapendo che quel vino la stordirà e non sarà sicura di tornare al lavoro ed inoltre abbasserà le sue remore. Lui immediatamente le porge una cartella formato A4 e le dice “Mentre prendo i drink, penso che ti farà piacere vedere queste” erano sottintese le sue foto. Francesca apre la cartella ed appare una foto della sua in testa: è un ritratto. Ha un sussulto perché le sembra ...