1. 311 – Francesca: Il mio book fotografico


    Data: 25/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... spandendo nell’aria dello studio. Francesca inclina la testa all’indietro, gli occhi si chiudono e le labbra di Stefano si appoggiano sulle sue. “Ora penso che sia ora che le mutandine se ne vadano” le sussurra “Poi sdraiati sul letto ed allarga quelle gambe belle offrendomi la figa. In questo modo posso fotografarti il clito e le piccole grandi labbra con i loro ornamenti. Mi eccita tantissimo vederti ferrata con gli anellini alle labbra ed i Prince Albert poco sopra il grilletto” Lentamente lei si leva il perizoma la cui stringa posteriore si era incuneata tra i glutei, lo abbassa e lo scavalca con i piedi ancora calzanti i sandali neri allacciati alle caviglie. Per levarlo lei solleva stando in piedi, prima una gamba e poi, con mosse lente e studiate, l’altra gamba. Una volta levato lo offre a Stefano agitandole e poi le fa cadere a terra. Un istante dopo, Francesca si siede sul letto, si sdraia e piano piano allarga le gambe. Le dita della sua mano sinistra iniziano immediatamente a stuzzicare la figa ed è il clitoride che la fa gemere dolcemente quando Francesca viene. Stefano la incoraggia a farlo davvero e sente Stefano vicino ed anche gli scatti di una fotocamera. Il respiro di Francesca si fa irregolare e profondo, la bocca resta aperta per respirare accompagnando l’espulsione dell’aria con degli ‘Oh, ahh!!’ sempre più frequenti, i suoi fianchi si sollevano ed infine si irrigidisce, il viso diventa una maschera, si blocca il respiro, si sente “Ohhh! … ahhhh1!, ...
    ... sìììììhhhhh!! Vengooooooo!! Eccomiiiii! Eccomiiiii!!” ed esplode il suo potente orgasmo potente accompagnando tutto con uno spruzzo che cade sul letto. Stefano scatta foto a ripetizione. Dita e letto sono imbevuti dei suoi succhi Per la prima volta si chiede come può sembrare in quei momenti in cui gode e pensa che si vedrà dopo perché la fotocamera sta scattando fotogrammi o forse sta registrando la scena. I miei capezzoli sono allungati dalle dita che hanno afferrato gli anelli e le grandi labbra sono aperte perché lei è ormai abile ad infilare le dita negli anelli ed aprirle per arrivare al grilletto che così è esposto al titillamento con un solo dito che corre sopra a velocità estreme. Mentre si muove non le è impossibile non vedere sul cazzo di Stefano delle gocce di sborrina presentarsi sulla cappella. Mentre continua a farmi un ditalino, Francesca solleva sul letto e vede la fotocamera puntata sulla figa, però i suoi occhi sono puntati ad ammirare il cazzo. Quanto desidera toccarlo! La voglia di godere per lei non è finita. Quel cazzo ed i movimenti del corpo di Stefano nonché la macchina fotografica che lui guida, la rendono sempre eccitata. Mentre pensa al quel cazzo, le sue dita lavorano sempre più velocemente sulla figa e non riuscendo a smettere sia di muoverle che di urlare, raggiunge di nuovo l’orgasmo. Respira profondamente e si rilassa un po’ succhiandosi il braccio sinistro. Lui, il fotografo, mette giù la fotocamera e sale sul letto e lei quasi disperata gli ...