Il casolare dell'amicizia
Data: 25/10/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: cris35, Fonte: Annunci69
La scelta che i miei genitori hanno fatto, quella di trasferirsi in un piccolo paesino dell’entroterra Padovano, non ha tenuto conto dei desideri, dei progetti che avevo io per il mio futuro, non ha tenuto conto dei primi bollori adolescenziali, delle amicizie che in questa età vanno a cementarsi, e cosi, da un giorno all’altro mi sono ritrovato solo, senza gli amici d’infanzia , senza la ragazzina che tanto mi piaceva e che ricambiava la mia simpatia….
Così, dalla grande città , mi ritrovo a vivere in un paesino di trogloditi, dove non hanno idea di cosa sia la tecnologia, nel senso che qui non esiste nemmeno una connessione internet, non dico la fibra, ma nemmeno una connessione proprio.
Si va a scuola a piedi, con la cartella, la merenda è pane e salame, il pomeriggio si va sui campi a dare una mano ai genitori a coltivare la terra e se va di lusso si scambiano due tiri ad un pallone fatto di stracci….
Non nascondo una certa depressione sopraggiunta, non riesco ad ambientarmi, il dialetto è incomprensibile, i miei compagni di classe mi guardano come fossi un alieno, perché effettivamente diverso da loro lo sono, nei tratti fisionomici, nel vestire, nel parlare, nell’essere in tutto e per tutto…
Il tempo passa, lento e inesorabile, sono sempre solo, guardo dalla finestra della mia camera questa distesa di niente, perché niente c’è, campi coltivati, da destra a sinistra, fino all’orizzonte, che tristezza…
I miei si sono trasferiti per aprire un agriturismo, ...
... che ad essere onesti, si sta avviando parecchio bene, il fine settimana è sempre tutto prenotato, sia a pranzo che a cena, il loro lavoro viene ripagato, li vedo felici, loro…
È inizio settimana, lunedì o martedì non ho la più pallida idea, i giorni sono purtroppo tutti uguali, seduto in ultima fila in classe, il mio vicino di banco mi allunga un fogliettino tutto spiegazzato, con scritte testuali parole:
OGGI POMERIGIO VIENI CASA DA MI CHE CI SIAMO TUTTI A FESTEGIARE IL MIO COMPLEANO
A parte il rabbrividire nel vedere l’assenza delle doppie, lo stupore è stato più che altro nel ricevere un invito da quelli che non ho mai calcolato per tutti questi mesi, nella speranza che i miei genitori ritornassero sui loro passi….
Niente, quindi rientro a casa e un tantino riluttante rendo partecipe i miei dell’invito per il pomeriggio, la loro reazione è stata di commozione, mi hanno abbracciato e si sono detti felicissimi del fatto che avessi iniziato ad integrarmi, e per la prima volta mi trovo a pensare che forse val la pena almeno provarci.
La casa del mio compagno dista quattro campi da casa nostra, con la bicicletta ci metto un attimo ad arrivare, sono il primo, Alberto mi accoglie a braccia aperte e mi presenta tutta la sua famiglia, persone gentilissime che mi fanno sentire subito a mio agio, dopo i primi convenevoli comincio a sciogliermi e a dire qualche parola oltre ai SI e ai NO, e mentre parliamo dell’attività dei miei genitori, sentiamo un frastuono assordante, ...