1. Punirci un po' a vicenda - ed è solo l'inizio


    Data: 24/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... spalliera. Quella della foto. I costrittori. Legata, così, nuda, bagnata, calda. Alla spalliera della camera da letto. In piedi. Faccio passare la catena in modo da poterla girare.
    
    “Era questo che volevi”
    
    “Sì, voglio essere il tuo giocattolo, ora”.
    
    In piedi, con le braccia alzate e i polsi legati, vicino alla spalliera. È bellissima. Io nudo, di fianco a lei, tremendamente eccitato. Le faccio leccare le mie dita, mentre le accarezzo il corpo: “Sei pronta?” Annuisce, aspetta, occhi sbarrati pieni di voglie. Mi fa impazzire.
    
    Inizio a massaggiarla tra le cosce, giocando con le dita tra labbra e clitoride gonfia. È bagnata, geme mentre la bacio, le dita continuano a muoversi mentre le appoggio l’erezione sulla pelle.
    
    “Mi hai fatto soffrire, prima” “Lo so” “Volevi essere punita?”. La giro. “Porgi il culo”. Esegue.
    
    “Conta” e inizio a sculacciarla. Piano, all’inizio, poi sempre più forte, fino ai suoi limiti.
    
    “Uno” e poi seguono fino al “Dodici” e gemiti intensi, grida, natiche rosse, ogni colpo intervallato da baci, carezze, “Tredici” si sente il rumore della carne. Una lacrima “Basta, per favore”.
    
    “Dovremo trovare la parola giusta” le dico, accarezzandola e avvolgendola. La guardo, in piedi e ancora legata davanti a me e le scivolo dentro, quasi a premiare la sua voglia fradicia, il dolore che l’ha alimentata, il desiderio di essere piena di me, della mia voglia tesa, dura, che ora spinge, forte, sempre più a fondo, e le mie mani accarezzano le sue legate, ...
    ... la lingua cerca collo, labbra, la sua lingua, e il cazzo spinge tra gli umori mentre la figa si contrae attorno ai colpi sempre più intensi e pieni. Quando mi fermo e scivolo fuori cola a terra, trema un po’. “Allarga le gambe”. Esegue. Il magic wand è la fine: inizio a farglielo vibrare tra clitoride e labbra, giocando, togliendole il respiro e accelerando il gioco sempre più intensamente, cresce il rumore della vibrazione come le sue grida, e mi esplode addosso stretta, bagna il giocattolo che non tolgo, perché ora gli orgasmi ripetuti e forzati sono la sua punizione, e quando iniziano a ripetersi la giro lasciando il magic piantato sulla clitoride e scivolandole dentro. “Che voglia avevo di fotterti” “Cazzo, sì, fottimi, forte” urla tra gli orgasmi e colpi pieni del mio cazzo da dietro e del gioco addosso, fottuta, colpita, con le gambe che tremano e le braccia doloranti, geme e grida ancora mentre tutto questo mi sta portando vicino, vicinissimo, sento mentre la fotto le vene gonfiarsi, lo sperma salire impetuoso, e lei gode ancora e ancora, getto il giocattolo, mi stringe il cazzo dentro piegando le gambe, non resisto più, ormai ho solo il riflesso per slegarla: “Voglio sborrarti in bocca”.
    
    Si inginocchia e si porta il mio uccello dentro la bocca, con la testa che gira e la figa che pulsa, e tra labbra, lingua, mano, lei godo così profondamente che grido forte, i fianchi scattano, le gambe pulsano insieme a coglioni e cazzo avvolto nella sua bocca che mi insegue, che ...