1. Come ho fatto diventare mia moglie una puttana.


    Data: 07/02/2024, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: zolder, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... in pubblico, non senza attirare sguardi concupiscenti, ma con profonde spaccature laterali, che ad ogni passo, sollevandosi, mostravano metà ventre compreso scorci di figa.                                                                                                                              
    Top di dimensioni minime, che coprivano a malapena i capezzoli.                                                                                                           Top accollati ma non sufficientemente lunghi da coprire interamente le tette arrivando solo pochi centimetri sotto i capezzoli, con maniche larghissime in modo che, di profilo, le tette erano perfettamente visibili. 
    Abitini stile Roaring Twenty di una stoffa semitrasparente, e tante perline che aiutavano a fatica a nascondere quel che c’era sotto, e arrivavano a mala pena dieci centimetri sotto il pube in modo che ballando un Charleston ad ogni passo salivano quasi in vita. La permanenza nella boutique fu molto lunga, con l'assistenza della proprietaria che vedeva l'affare gonfiarsi ad ogni abito provato ed approvato. 
    Erica provava tutti gli abiti, all'inizio con un certo imbarazzo, per entusiasmarsi mano a mano che le prove continuavano. 
    Spesi un capitale, ma era un investimento. 
    Per guadagnare bisogna investire ed aspettare i frutti con pazienza, ed ero sicuro che sarebbe stato un buon investimento ed i frutti sarebbero stati via via più abbondanti.. 
    E venne il giorno dell’entrata in scena.  ...
    ... 
    L’entrata in scena di Erica, la star, l'astro nascente nel mondo del sesso. 
    Ma lei, al contrario di me, non ne era molto convinta.                                                                                                
    Scegliemmo uno degli abiti appena comprati, uno di quelli meno trasgressivi, un abito lungo con profondi spacchi laterali ed una scollatura ampia sul decolté in modo che le tette fossero in grande evidenza, e di una profondità abissale che arrivava fin sotto l’ombelico. 
    Espletammo le formalità relative all’iscrizione, firmando entrambi un regolamento interno ed una liberatoria per il Club. 
    Ed entrammo nel club. 
    L'ingresso dava direttamente in un salone con al centro una pista da ballo, con a lato un palco al centro del quale si ergeva un palo alto fino al soffitto, evidentemente per esibizioni di Lap Dance, sul fondo c’era un classico bar con sgabelli alti, e tutto intorno un gran numero di ampli divani con un tavolino di fronte per i drink, ampli a sufficienza per far sedere almeno quattro persone, in modo da impedire che coppie troppo timide si trincerassero su divani a due posti evitando l’accerchiamento di singoli invadenti. 
    In fondo le coppie erano le prede, i singoli i predatori. 
    Alcune coppie erano sedute sui divani, spesso circondate da singoli che cercavano di attaccare bottone, quando non già a bottone saldamente attaccato, con le mani che esploravano tette e gambe delle signore. 
    Altre coppie sulla pista da ballo in pose naturali, ...
«1234...28»