Come ho fatto diventare mia moglie una puttana.
Data: 07/02/2024,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: zolder, Fonte: RaccontiErotici.top
... vantaggio della prima fila.
Vi lascio immaginare quanti sguardi concupiscenti si concentrarono su di lei.
Alla fine del pezzo Erica ringrazio educatamente il suo partner e si avviò verso il divano.
Aveva un po' di affanno ma io, previdente, le feci trovare sul tavolinetto di fronte al divano un bicchiere di fresco vino bianco.
Lei lo bevve quasi d’un fiato.
Si rassetto l’abbigliamento in modo (si fa per dire) decoroso e mi rivolse un sorriso carico di soddisfazione.
Nel frattempo sulla pista continuavano i balli ‘movimentati'.
Erica questa volta non aspetto l’invito di nessuno e risali in pista da sola ballando con la stessa foga.
Questo per più balli consecutivi. Ogni volta che tornava al divano le facevo trovare un bicchiere dello stesso vinello che lei beveva con gratitudine.
Ad un certo punto dagli altoparlanti uscì una musica che nessuno si aspettava.
Il classico CanCan del ‘Moulin Rouge’.
Il DJ, molto intelligentemente, alla presenza di una ballerina cosi vivace, dalla presenza scenica di primo piano, aveva voluto fare una provocazione.
Balla questo se sei capace.
Erica, in un primo momento alzo lo sguardo, stupita, poi, senza alcuna esitazione, si lancio al centro della pista, si tolse le scarpe dai tacchi alti visibilmente inadatti alla performance, ed inizio ad improvvisare i passi di ...
... quel ballo, in base al ricordo di spezzoni di film ambientati a Parigi durante la Belle Epoque.
Il ballo, all’epoca estremamente scandaloso, vedeva una schiera di ballerine, con le gonne alle caviglie come usava all'epoca, zampettare sul palcoscenico slanciando alternativamente le gambe in aria, prendendosi l’orlo della lunga gonna con le mani ed alzandolo mostrando le gambe fasciate da mutandoni che ora neanche le suore portano più ma, allora, erano il massimo della trasgressione.
Solo che Erica non aveva una lunga gonna ne, tanto meno, mutandoni a coprire le sue pudenda.
Lei sopperiva alzando il corto gonnellino mostrando la figa in piena evidenza anche perché, simultaneamente, slanciando in alto una gamba dopo l’altra aumentava notevolmente la visibilità del suo sesso.
Alzava le gambe quasi a compasso, il piede fin sopra la testa, mostrando una dote da contorsionista che non le conoscevo.
Per il massimo della gioia di tutti gli spettatori, si tolse anche il body buttandolo di lato.
Le sue tette sobbalzavano prepotentemente ad ogni sua mossa con un effetto che si sommava alla visione delle sue parti basse e che ne moltiplicavano la sensualità.
Ballò per tutta la durata del brano, nient’affatto breve, senza mostrare segni di stanchezza.
Terminò in maniera classica con una spaccata che temetti potesse procurarle dolorose distorsioni.
Tutta la salo piombo in un fragoroso applauso.
Mi affrettai verso di lei per aiutarla ad alzarsi dalla scomoda posizione.
Ci ...