Gabriele
Data: 16/10/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Roby 3, Fonte: EroticiRacconti
... per tre macchine.
Il padrone di casa salutò con un bacio sulla guancia Enrica, strinse la mano al figlio e li fece accomodare in un salotto a pianterreno dove aveva preparato del vino ghiacciato ed alcuni salatini. Li fece accomodare e riempì i bicchieri di vino. Mangiarono alcune paste portate dagli ospiti e chiacchierando si sedettero in salotto. I maschietti non persero tempo e senza dare nell'occhio iniziarono a scrutare le cosce di enrica che aveva deciso di allungare i tempi. Chiacchierando a gambe strette, non permetteva agli occhi dei maschietti di avanzare nella sua intimità e godeva di quella tortura inflitta ai due uomini. Ma quando il suo bicchiere fu svuotato, per poggiarlo sul tavolino dovette alzarsi ed allora le sue gambe si aprirono quel poco sufficiente per mostrare il colore della carne sopra le calze e le mutandine bianche indossate per l'occasione. Gli occhi dei due si rilassarono, finalmente – pensarono - qualcosa di buono. Quando lei allungò la mano per posare il bicchiere sul tavolo del salotto, i due maschietti seduti sulle poltrone, senza neanche un gesto di intesa, allungarono entrambi una mano per saggiare la morbidezza delle cosce di Enrica, la mano sinistra di Giangiacomo si era infilata dal di dietro ed ora veleggiava verso la figa della madre, mentre quella di Gabriele avanzava dal davanti per raggiungere lo stesso traguardo del figlio cioè il figone peloso e pulsante di Enrica sotto le mutandine istantaneamente bagnatesi. Ragazzi – fece ...
... lei – non avete neanche finito il vino e già vi prendete un bell'acconto, calma, oggi faremo le cose con calma e gusteremo ogni istante di questo menage a trois. Nei suoi occhi traspariva quanto stava per accadere e lei già ne pregustava i forti sapori.
Immediatamente il suo respiro prese ad ansimare pensando ai due cazzoni che tra poco l'avrebbero penetrata con forza e con violenza, lo sguardo divenne trasparente ed era rimasta in piedi col bicchiere appoggiato sul tavolo mentre le mani del figlio e di Gabriele spaziavano nel suo scoscio bollente. Avrebbe voluto procedere con calma, ma il suo cervello era impegnato ad analizzare le sensazioni procuratele dalle mani che ravanavano fra le sua cosce. Col fiato grosso, allungò le mani per tastare la durezza dei due cazzi che tra poco l'avrebbero infilzata. Ne sentì la durezza, il suo fiato si fece ancora più affannoso, infilò le mani dentro i pantaloni di Gabriele e di Giangiacomo ed afferrò i due uccelli.
Giangiacomo che conosceva molto bene la madre ed i suoi punti deboli, scostò di lato lo slip di Enrica e massaggiò delicatamente il clitoride della madre che si indurì istantaneamente. Dopo il delicato massaggio lo stesso dito si avventurò fra le grandi labbra e vi penetrò dentro. Enrica, al centro di queste attenzioni, allargò le gambe per facilitare le operazioni da parte dei maschietti. Gabriele prese a palparle le natiche rotonde e morbide. Le mani dei suoi uomini l'avevano eccitata al massimo, il respiro di Enrica era ...