1. Gabriele


    Data: 16/10/2018, Categorie: Incesti Autore: Roby 3, Fonte: EroticiRacconti

    Gabriele
    
    Ma un tarlo lavorava ventiquattrore al giorno nella mente di Enrica. Pur essendo estremamente felice della sua situazione esistenziale, infatti economicamente guadagnava bene, sessualmente si intendeva benissimo col figlio, c'era qualcosa che la rendeva nel profondo dell'animo insoddisfatta. La sua natura perversa faceva capolino a tratti nella sua psiche ed a volte era smaniosa e scontrosa pur non avendone alcun motivo. Giangiacomo era tutto dedito al lavoro ed alla madre, soddisfacendola sotto tutti i punti di vista. Lei si rendeva conto di commetere una ingiustizia nei confronti del figlio che non meritava un trattamento fatto a volte di scatti incomprensibili ed irrazionali. E' vero, dopo lei gli chiedeva scusa e si riappacificavano velocemente, specie a letto, dove avevano una perfetta intesa sessuale che appagava entrambi, ma quel tarlo lavorava nel cervello di Enrica dalla mattina alla sera ed anche la notte. Non sapeva neanche cosa la rendeva a volte così nervosa, ma non tardò molto a capire quello che le mancava. Le mancava l'amore violento, forte, quello che non chiede, che prende quello che vuole, incurante del male che potrebbe arrecare. Quello che non ti guarda neanche in faccia, quello che ti fa male e non ti chiede neanche scusa. In definitiva le avventure sognate ed attuate con giovanna avevano aperto un varco nella sua psiche, che collegandosi alle violenze subite dal padre quando era in una età di estrema vulnerabilità, le avevano conferito ...
    ... un tipo particolare di sensualità, nel senso che adorava le coccole delicate e durevoli, adorava essere toccata delicatamente ed a lungo per potersi esprimere sessualmente al massimo, ma essere presa con forza e senza possibilità di scampo la rendevano arrendevole ed in grado di accettare qualsiasi cosa. In quei momenti lei volava alto, molto in alto, si potrebbe dire in un'altra dimensione, assicurandole un godimento continuo, senza soste, quasi in catalessi. Lei quasi incosciente, godeva soltanto, godeva tanto.
    
    Si potrebbe dire che lei andava da una attività sessuale, fra parentesi, normale, come quella che viveva col figlio, ad una sessualità senza limiti nella quale sarebbe potuto accadere qualsiasi cosa che lei avrebbe comunque accettato. Rientrava tra questa sessualità sfrenata, la gang-bang coi negri a sharm-el sheikh, la ricerca spasmodica di avventure al limite della perversione con giovanna, in definitiva la voglia di fare cose al limite, senza ritegno alcuno. Con la sua amica giovanna avevano vissuto le cose più pazze come rapporti con animali, orge casalinghe, attività vojeristiche, e tante altre perversioni che la rendevano – a suo modo di pensare – più brava rispetto alle altre donne. Non era più brava delle altre donne, era semplicemente depravata, e voleva dare una giustificazione al suo modo di vivere una sessualità al limite della decenza.
    
    Era attratta anche dalla sessualità delle persone anziane, stimolata anche da alcuni fatti accaduti nel bar. Per ...
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