Gabriele
Data: 16/10/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Roby 3, Fonte: EroticiRacconti
... giorno dopo al bar Gabriele ebbe un ulteriore chiarimento da Enrica che approfittò di un momento di assenza di clienti per chiarire la sua posizione dicendogli . Qualcosa ieri sera è andata storta, non mi aspettavo un suo rientro anticipato ed è successo il patatrac. Il suo bastone mi ha fatto male, ma l'affronto è stato anche peggio, mi sono sentita una cagna in calore con voi due dentro di me, ma ti ripeto per un figlio si sopporterebbe qualsiasi cosa, anche quanto accaduto ieri sera.
Gabriele replicò a sua volta : non crucciarti tuo figlio ti vuole bene, così come te ne voglio io, piuttosto mi sembra che l'operazione per quanto inaspettata e violenta, non ti sia dispiaciuta, anzi.
No rispose Enrica, mi ha fatto molto male, se non fosse mio figlio l'avrei già sbolognato all'inferno, ma non posso, per cui ce lo dovremo sopportare, già questa mattina mi ha chiesto di ripetere l'esperienza della doppia penetrazione. Io ho preso tempo, volevo sentire la tua opinione prima di prendere una decisione.
Per me va benissimo, pensa che quando ero dentro di te, attraverso la tua parete vaginale, quella sottile parete che separa il condotto della figa da quello dell'ano, ho sentito il suo cazzo che manovrava insieme al mio nel tuo apparato. Per cui per me va benissimo, di a tuo figlio che sono d'accordo. Certo ti avrei voluta tutta per me, ma evidentemente non è possibile, ed allora, saltuariamente, ma solo saltuariamente acconsento di dividerti con lui, ma sia ben chiaro che ...
... il tuo uomo sono io, d'accordo?
Certo rispose lei, sapendo che col figlio ne combinavano di tutti i colori, ma soltanto in casa, lontano da occhi indiscreti.
Parlò della faccenda anche con Giangiacomo durante il pranzo, dicendogli che Gabriele era d'accordo a ripetere ogni tanto la doppia penetrazione, ma aggiunse lei una cosa di sua invenzione, a volte lui vuole mettermelo dietro mentre tu mi scopi davanti, ti va bene?
Ok mamma, ormai facciamo tutto quello che vuoi tu, io conto come il due di briscola, cioè nulla. Replicò Giangiacomo.
Non è vero – ribattè Enrica – e tu lo sai quanto ti amo e quanto ti amerò. Io vivo per te, ma a volte mi prendo qualche spazio di libertà, a te non dovrebbe dispiacere se vuoi la mia felicità. Ok mamma, facciamo come vuoi, comunque sappi che mentre ti inculavo violentemente, ho sentito il suo cazzo dall'altra parte della tua vagina ed i nostri cazzi si sono quasi scontrati.
Enrica riprese ripensando a quei momenti unici eccitandosi non poco, dicendo : anch'io ho sentito i vostri due stantuffi dentro di me che strusciavano tra di loro separati soltanto da una sottile membrana, ed è prioprio quel contatto che mi ha portato a godere all'infinito, anche ora se ci ripenso mi si bagnano le mutandine, ma la prossima volta ti raccomando fai le cose con calma e fai durare il tutto molto di più, almeno un dieci o quindici minuti, ed io sarò felice, tanto tu lo sai che ti ricompenserò ed in che modo. Si baciarono e tra un bacio e l'altro lui ...