1. La cugina, non si può non amarla nell'atto d'incularla


    Data: 16/10/2018, Categorie: Incesti Autore: Vergini Villane sodomizzate, Fonte: EroticiRacconti

    ... dovrebbero resistere, perché non è un sacrificio, dato che piace.”
    
    Erano passati venti, venticinque minuti da quando Giampaolo Maria Sarrantonio era venuto nel culo di sua cugina Roberta e lei ancora gli teneva il cazzo stretto tra le chiappe, dentro il suo prezioso orifizio anale, lubrificato di lubricante vaginale a base d’acqua e da una ricca sborrata che ancora non si era raffreddata.
    
    (“Ma che parliamo a fare?”), pensava Giampaolo. Lei era voltata di lato e gli sorrideva, lui era sopra di lei e anche lui le sorrideva, e le baciava dolcemente la schiena, iniziando a spingere lentamente, gentilmente, come per gioco, come per scherzo, il cazzo dentro l’ampolla rettale, e sentiva qualcosa, qualcosa di piacevole, una meccanica che gli faceva gonfiare il cazzo di nuovo, tanto che iniziava per scherzo una nuova inculata, una nuova inculata che montava sull’inculata precedene, una seconda sborrata senza fede che sarebbe poi avvenuta con una sola inculata, visto che mai aveva tirato fuori il cazzo dal centro perfetto del buco del culo di sua cugina ...
    ... Roberta. Non ci poteva credere. Giampaolo non poteva credere che sarebbe riuscito a venire una seconda volta nel giro di 20-25 minuti e spingendo il cazzo dentro il culo nella stessa inculata con la quale era appena venuto. E invece il miracolo si compì anche quella volta, un’altra volta, e tutto ciò avveniva mentre i parenti di Roberta e di Giampaolo non avevano la minima idea di cosa stessero combinando, come pure non sapeva nulla il padre di Roberta, il prof. Andrea Benazzo, giornalista disoccupato delle inchieste senza richieste. Lui era convinto di essere l’unico ad indurre sua figlia a commettere atti impuri ed incestuosi, occupandosi con maestria del pavimento pelvico di sua figlia. E invece lei era lì, a Roma, in una stanza d’albergo, che si faceva inculare da suo cugino Giampaolo, mentre Benazzo era convinto che sarebbe stata ospite di suo fratello, Luciano Zanini Sarrantonio, il quale invece se ne stava al lavoro, ignaro di tutto. Lui lavorava, almeno, anche se non scopava. Comunque la si volesse mettere, Benazzo non aveva capito un cazzo. 
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