1. Monella


    Data: 09/10/2018, Categorie: Etero Autore: Canonazo, Fonte: Annunci69

    ... ergeva dritto sotto il pube; lo succhiò, lo accarezzò, lo stimolò, Monella godeva continuamente, gli umori uscivano dalla figa con grande piacere di Marko che se li gustava. Anche le sue dita si davano da fare, simulavano una penetrazione che di lì a poco sarebbe avvenuta stimolando il punto G.
    
    Era bello leccarla, era stupendo farla godere ma lui voleva di più e riuscì nel suo intento: Monella squirtò con un urlo di godimento che la sentirono sicuramente i vicini ma a lei non ne gliene poteva fregare un cazzo, lei godeva, voleva godere e lo stava facendo nel modo più fantastico.
    
    Monella era rossa paonazza in viso, appagata ma ne voleva di più, quel giorno voleva essere trombata come non mai, voleva godere senza fine, così prese il cazzo di Marko e cominciò a segarlo, prima piano poi sempre più veloce finché non diventò duro come il marmo, come l’acciaio, allora con un sorrisetto alzò le gambe e
    
    offrì uno spettacolo indecente al cazzo di Marko: la sua figa pulsava come il suo cuore, la sua figa desiderava quel cazzo, lo reclamava e Marko non aspettò parola da lei, si fiondò subito su quel corpo desideroso di essere penetrato fino all’utero, il cazzo entrò con un solo colpò, anzi fu la figa a risucchiarlo non volendolo più far uscire, quando Marko lo ritraeva il viso di Monella faceva una smorfia di disappunto ma poi quando rientrava ne era felice di assaporare quel trave che la faceva godere, sì Monella godeva perché il sesso le è sempre piaciuto, quasi vive per ...
    ... questi momenti di goduria, di libertà.
    
    Andarono avanti per una bella mezz’ora scoprendo un’alchimia mai trovata nel primo rapporto con altri/e; si trovarono accondiscendenti in tutte le posizioni, l’importante era trombare finché Marko non ce la fece più e con grugno strozzato venne, godette nelle viscere della figa di Monella scaricando spruzzi di sborra, tutta quella sborra che gli era rimasta nelle palle per giorni e che dalla mattina voleva spruzzare dentro di lei.
    
    Il momento era idilliaco, non si lasciarono, ma restarono avvinghiati l’uno con l’altro come per sentire ancora i rispettivi corpi, provarono a parlare ma non trovavano argomenti validi dato che li avevano esauriti durante il tragitto di andata e ritorno per il mare, Marko si limitò a dire che più di una volta non riusciva a venire, per cui ….
    
    Comunque parlarono delle cazzate che gli vennero in mente, pur non conoscendosi abbastanza provarono a scherzare cercando di osare per vedere la reazione dell’altro, si toccavano, si palpavano finché a Marko cominciò ad ingrossarsi di nuovo l’uccello al ché Monella esclamò: “ma Marko, non era vero! O sta avvenendo un miracolo? “ Fecero tutti e due una gran risata, ma Marko ne approfittò per prenderla e chiavarla di nuovo, non voleva perdere il momento, voleva sentire ancora le pareti caldissime della figa di Monella, quelle pareti che nonostante larghe dalla scopata precedente fasciavano benissimo il suo cazzo.
    
    Monella iniziò di nuovo a godere, Marko spingeva il ...