1. Memorie e ricordi


    Data: 09/10/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    In questo momento entriamo in quella camera, io esamino il bagno in quanto &egrave decente e perfino ben pulito, l’arredamento &egrave moderno e semplice, tutto il colore che domina &egrave composto dalla gradazione del noce, alla fine noto un quadro insignificante sopra il letto e ti guardo: tu sei un po’ a disagio, ormai sei imbarazzata e turbata non per il pudore ma per la stanza, per il letto che non conosci, perché sai che lì in quel letto si sono compiuti e consumati moltissimi amplessi di tutti i tipi, assurdi, intensi, noiosi, ridicoli, primi, ultimi e persino tristi, alla fine io t’indico il bagno suggerendoti:
    
    ‘Adesso risciacquati, dove tu immagini’.
    
    La stato di cose che t’appaiono non ti fanno a dire il vero enormemente piacere, però sopporti, sottostai e ubbidisci. Io mi guardo intorno, in quanto l’odore &egrave quello d’una classica e presentabile camera d’un motel, dal momento che la finestra &egrave coperta da una pesante tenda che non lascia intravedere nulla verso l’esterno. Io m’avvicino al bagno dove tu non hai chiuso la porta, giacché la modestia e il pudore in mia presenza non esiste. Io ti scruto e ascolto il rumore dell’acqua, nel frattempo t’alzi e t’asciughi sempre con quella gomma da masticare in bocca, visto che non fa rumore e la tua mandibola lavora. Ti guardi allo specchio, sorridi e poi smetti, io mi sposto dalla porta del bagno per farti passare, tu mi sorridi e poi desisti, infine interrompi come se sapessi già tutto quello che ...
    ... succederà, in seguito t’avvicini al letto, ti siedi per toglierti le scarpe con i tacchi alti nel tempo in cui io ti riferisco:
    
    ‘No, su dai, per adesso non toglierle’.
    
    Tu mi guardi un po’ disorientata e innegabilmente spaesata, ma comprendi subito alzandoti dal letto, io m’avvicino dato che in un linguaggio italiano poco comprensibile e scusabile rapidamente mi chiedi:
    
    ‘Non ti spogli?’.
    
    Io malgrado ciò non ti rispondo, però sfioro con le dita i tuoi seni, le tue labbra, i tuoi occhi, intanto le palpebre si chiudono tremanti, dato che non sai che cosa fare, eppure lasci lecitamente agire. Tu vorresti dirmi qualcosa, il silenzio ti sembra disagevole e imbarazzante, ciononostante mentre t’accarezzo intuisci subito che non c’&egrave nulla da dire. Io vorrei spogliarti, però ti bacio sul collo, dato che il tuo profumo fresco penetra nelle mie narici spingendomi lontano, poi m’abbasso e bacio le tue caviglie, mi rialzo e guardandoti fisso negli occhi ti comunico:
    
    ‘Spogliati’.
    
    Tu non perdi tempo, ti senti insolita, giacché non te l’aspettavi, eppure sai che cosa devi fare. In quell’occasione rimani con il tuo completino provocante, mentre adesso due occhi grandi verdi mi fissano, al momento il tuo corpo marmoreo &egrave d’una bellezza incredibile, visto che mi ricorda la vita, il calore, il sangue, il piacere e il profumo. Tu continui a masticare la tua gomma che evidenzia le perfette labbra dal colore rosso smeriglio, io m’avvicino e le bacio molto dolcemente. Tu smetti ...
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