1. La sua troia - iii


    Data: 07/10/2018, Categorie: Etero Autore: NoOne8, Fonte: Annunci69

    ... bendati. Trovandola a bocca aperta, le infilò due dita tra le labbra, che Serena cominciò a succhiare e leccare.
    
    “Lo vuoi veramente il mio cazzo?”
    
    “Mmmh…” annuì lei con le dita in bocca.
    
    “E come vorresti meritartelo?” le liberò la bocca.
    
    “Fammi tutto che vuoi…” rispose Serena disponibile e vogliosa.
    
    “Non funziona così. Sei tu che devi meritartelo. Cosa sei disposta a fare? Cosa vuoi che ti faccia?”
    
    Serena rimase interdetta dall’interrogazione. Non si aspettava di dover parlare. Sperava di aver lasciato al marito abbastanza campo libero.
    
    “Fammi sentire quanto sei troia.”
    
    “Toccami…” iniziò timidamente.
    
    Marco si alzò, tornando dietro al culo della donna. Salendo sul letto, le estrasse il vibratore dalla figa, cominciando a toccarla tra le labbra bagnate, stimolandole il clitoride.
    
    “E poi?”
    
    “Mmmmh… voglio sentirti giocare con il mio culo…” Rispose la donna con voce roca.
    
    “Sì?” chiese Marco, accarezzandole le chiappe toniche.
    
    “Cosa dovrei farci con questo culo?” Le chiese, dandole uno schiaffo su una chiappa.
    
    “Sì… sculacciami…”
    
    “Sì?” Un altro sonoro ciaf risuonò nella camera da letto.
    
    “E perché?” Alla domanda seguì un’altra manata.
    
    “Perché sono stata cattiva.”
    
    Ciaf.
    
    “Perché?”
    
    “Perché sono una troia.”
    
    Ciaf.
    
    “È vero. E perché sei una troia?”
    
    “Perché ho preso un cazzo che non era il tuo…”
    
    Questa volta la sculacciata arrivò molto più forte, lasciando l’impronta della mano rossa sulla pelle chiara di ...
    ... Serena.
    
    “E ti è piaciuto?”
    
    Serena rimase in silenzio, non sapendo come rispondere. Un altro ceffone le impedì di parlare.
    
    “No…” rispose timidamente.
    
    “Non si dicono le bugie, puttana.”
    
    Senza alcun preavviso, Marco le infilò due dita nella figa, muovendole lentamente.
    
    “Sì…” si vergognò Serena.
    
    “Ti è piaciuto farti scopare dal cazzo di un altro? Sii onesta.”
    
    “Sì…”
    
    “E quale preferisci?”
    
    “Il tuo! Voglio il tuo cazzo!”
    
    “E perché?” Le dita di Marco accelerarono il ritmo, scopando la figa della donna.
    
    “Aaaah!”
    
    “Perché è più grosso!”
    
    “Tutto qui?”
    
    “Perché tu mi scopi meglio!”
    
    Ciaf.
    
    “E solo tu mi fai sentire così troia!”
    
    “Brava puttana.” Marco aggiunse un terzo dito nella figa di Serena.
    
    “Solo tu mi fai godere così tanto!”
    
    La mano diventò ancora più veloce.
    
    “Aaah! Aaaah… Sììì…”
    
    Serena si stava avvicinando all’orgasmo.
    
    “E secondo te il mio cazzo si scoperebbe qualunque zoccola?”
    
    “No!”
    
    “Di chi è questa figa?” Le chiese, sditalinandola con sempre più forza.
    
    “È tua!” Urlò di piacere Serena.
    
    “E questo culo? Di chi è questo culo da puttana?” La incalzò, afferrando la butt plug, iniziando a pomparle l’ano con il giocattolo.
    
    “È tuo!”
    
    “E che ci dovrei fare?”
    
    “Scopalo! Sfondalo! Riempilo di sborra! Facci tutto quello che vuoi!!”
    
    “Molto bene.” Marco sfilò il plug poggiandolo sul comodino, da dove prese il dildo di vetro, porgendolo davanti alla bocca della donna.
    
    “Leccalo bene, ti sta per entrare in culo.” Le ...
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